Risultati finanziari del quarto trimestre
Abbott Labs, uno dei principali attori nel settore farmaceutico a livello globale, ha riportato ricavi pari a circa 11 miliardi di dollari nel quarto trimestre del 2024, segnando un incremento del 7,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Sebbene i risultati siano stati leggermente inferiori alle aspettative degli investitori, che prevedevano ricavi di 11,03 miliardi, l’azienda ha comunque raggiunto gli obiettivi prefissati, dimostrando una solida performance nel mercato.
Analisi dell’EPS e delle previsioni annuali
Nel quarto trimestre, l’EPS diluito GAAP di Abbott è stato di 5,27 dollari, mentre l’EPS diluito rettificato si è attestato a 1,34 dollari, in linea con le stime degli analisti. Guardando all’intero anno, i ricavi hanno raggiunto i 42 miliardi di dollari, con un aumento del 4,6%. L’EPS diluito GAAP per l’anno è stato di 7,64 dollari, mentre l’EPS diluito rettificato ha raggiunto 4,67 dollari, entrambi al limite superiore delle previsioni iniziali fatte a gennaio.
Prospettive future e dichiarazioni del CEO
Abbott ha fornito indicazioni positive per il futuro, prevedendo una crescita organica delle vendite per il 2025 compresa tra il 7,5% e l’8,5%. Inoltre, l’azienda si aspetta un margine operativo rettificato tra il 23,5% e il 24% delle vendite, con un utile diluito rettificato previsto tra 5,05 e 5,25 dollari. Robert B. Ford, presidente e CEO di Abbott, ha commentato: “Abbiamo concluso l’anno con uno slancio molto forte. La crescita delle vendite e quella degli utili per azione nel quarto trimestre sono stati i più alti dell’anno”. Queste dichiarazioni evidenziano la fiducia dell’azienda nel proprio modello di business e nella capacità di affrontare le sfide future.
Impatto sul mercato azionario
In un contesto di crescita per Abbott, è interessante notare anche le recenti operazioni di buyback da parte di Eni, che ha acquistato oltre 3,5 milioni di azioni proprie nel periodo dal 13 al , rappresentando lo 0,11% del capitale sociale. Questo acquisto, con un costo di 50 milioni di euro, ha portato Eni a detenere complessivamente il 3,66% del capitale sociale. Tali operazioni hanno un impatto significativo sul mercato azionario, evidenziando la fiducia degli investitori nelle potenzialità di crescita delle aziende coinvolte.