Stagnazione del Pil del Regno Unito
Nel terzo trimestre del 2024, il Prodotto Interno Lordo (Pil) del Regno Unito ha registrato una stagnazione, non mostrando alcuna crescita rispetto alle aspettative iniziali di un incremento dello 0,1%. Questo dato è stato rivisto al ribasso, evidenziando un rallentamento significativo rispetto al trimestre precedente, dove la crescita era stata dello 0,4%. Su base annuale, il Pil ha mostrato un incremento dello 0,9%, inferiore alle previsioni di +1% e in calo rispetto alla lettura precedente dell’1%. Questo scenario economico solleva interrogativi sulla resilienza dell’economia britannica in un contesto di incertezze globali e sfide interne.
Impatto sulle borse europee
Le principali borse europee hanno aperto la settimana delle festività natalizie con ribassi intorno a mezzo punto percentuale. A Piazza Affari, il Ftse Mib ha registrato una flessione dello 0,5%, scambiando a 33.600 punti. Nonostante il clima negativo, alcuni titoli hanno mostrato segni di resilienza, con acquisti in particolare su Leonardo (+2,2%), Inwit (+0,3%) e Prysmian (+0,3%). Tuttavia, il sentiment generale rimane influenzato dalle vendite su titoli come Buzzi, che ha visto un calo dello 0,9%.
Inflazione e fiducia dei consumatori
Un altro fattore che ha influenzato i mercati è stato il dato sull’inflazione negli Stati Uniti, con il core PCE che ha mostrato una crescita inferiore alle attese. Questo ha portato a una reazione positiva sui mercati, con Wall Street che ha registrato un aumento dopo un avvio negativo. Gli analisti prevedono una pausa nei tassi di interesse a gennaio e possibili tagli a marzo, il che potrebbe avere ripercussioni anche sull’economia europea. A dicembre 2024, la fiducia dei consumatori nell’eurozona continua a calare, con il sentiment sceso a -14,5 punti, peggio delle aspettative. Questo calo della fiducia è un segnale preoccupante per la stabilità economica della regione e potrebbe influenzare le decisioni future delle banche centrali.