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Attacchi Ddos in Italia: la minaccia degli hacker filorussi

La crescente minaccia degli attacchi Ddos

Negli ultimi giorni, l’Italia è stata nuovamente bersaglio di attacchi informatici di tipo Ddos (Distributed Denial of Service), orchestrati dal gruppo di hacker filorussi noto come NoName057. Questi attacchi mirano a rendere irraggiungibili i siti web inondandoli di richieste simultanee, causando disservizi e interruzioni. Tra i target recenti ci sono stati ministeri, forze dell’ordine e aziende strategiche, evidenziando la vulnerabilità di infrastrutture critiche.

Il contesto degli attacchi

Il primo attacco è avvenuto il 14 febbraio, in risposta a dichiarazioni del presidente Sergio Mattarella, accusato di “russofobia”. Questo evento ha scatenato una serie di attacchi dimostrativi, più orientati alla propaganda che a causare danni significativi. Tuttavia, la capacità di reazione delle istituzioni italiane è migliorata nel tempo, grazie all’implementazione di misure di sicurezza più robuste e alla vigilanza costante dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale.

Le misure di difesa adottate

In risposta a queste minacce, l’Agenzia nazionale per la cybersicurezza ha attivato un piano di supporto e mitigazione. Gli specialisti del Cnaipic della polizia Postale sono coinvolti nell’analisi e nella gestione degli attacchi, garantendo una risposta rapida e coordinata. Le azioni intraprese hanno dimostrato di essere efficaci nel limitare gli effetti di tali attacchi, che, sebbene siano preoccupanti, hanno avuto un impatto contenuto grazie alla preparazione e alla resilienza delle infrastrutture italiane.

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