Il contesto attuale dell’inflazione
Negli ultimi mesi, l’inflazione ha mostrato segni di ripresa, con l’indice PCE core che ha registrato un incremento dello 0,3% a settembre, il più significativo dal mese di aprile. Questo indice, che esclude i beni alimentari ed energetici per la sua volatilità, è considerato uno dei principali indicatori per misurare l’inflazione dalla Federal Reserve. Con un incremento annuale del 2,7%, si evidenzia una stabilità rispetto al mese precedente, nonostante le aspettative di un rallentamento al 2,6%.
Implicazioni per l’economia globale
L’inflazione complessiva ha raggiunto il 2,1%, il livello più basso dall’inizio del 2021, posizionandosi appena sopra l’obiettivo del 2% fissato dalla banca centrale. Questi dati sono cruciali per comprendere le future politiche monetarie e le decisioni della Fed, che potrebbe essere costretta a rivedere le sue strategie in risposta a questi segnali. Inoltre, le previsioni di profitto di Intesa Sanpaolo, che ha aumentato le sue stime a €9 miliardi per il prossimo anno, suggeriscono un clima di fiducia tra le istituzioni finanziarie, nonostante le incertezze economiche globali.
Le borse e il mercato del lavoro
Le recenti statistiche sulle richieste di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti, che hanno raggiunto il livello più basso da maggio, indicano una certa resilienza nel mercato del lavoro. Tuttavia, le borse europee e Piazza Affari hanno avuto un avvio sottotono, riflettendo le preoccupazioni degli investitori riguardo all’andamento dell’inflazione e alle sue conseguenze. Con l’arrivo di nuovi dati sull’inflazione in Italia e nella zona euro, è fondamentale monitorare come questi fattori influenzeranno le decisioni economiche e le aspettative di crescita nel breve termine.