La situazione attuale di Banca Progetto
Recentemente, Banca Progetto, un istituto di credito digitale, è stata sottoposta ad amministrazione giudiziaria dal Tribunale di Milano. Questo provvedimento è stato emesso in seguito a un’inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) che ha messo in luce presunti legami tra la banca e società collegate alla ‘ndrangheta. L’amministratore delegato, Paolo Fiorentino, ha rassicurato che la banca non è commissariata e che le sue operazioni continueranno normalmente.
Le accuse e le misure adottate
Le accuse riguardano finanziamenti per oltre 10 milioni di euro a società sospettate di avere legami con la criminalità organizzata. In risposta a queste accuse, il Consiglio di Amministrazione di Banca Progetto si è riunito per discutere le misure da adottare. È stata costituita una task force composta da risorse interne e consulenti esterni per analizzare e gestire la situazione. L’obiettivo è garantire la massima trasparenza e collaborazione con le autorità competenti.
Il ruolo dell’amministratore giudiziario
Donato Maria Pezzuto, nominato amministratore giudiziario, avrà il compito di supervisionare i sistemi di controllo interni della banca. È importante sottolineare che il suo ruolo non implica la gestione della banca, che continuerà a operare attraverso i propri organi. Pezzuto ha espresso la sua volontà di collaborare con i rappresentanti della banca per garantire la piena operatività e rassicurare i clienti e gli stakeholder.
Rassicurazioni per i clienti e gli stakeholder
Banca Progetto ha chiarito che né la banca né i suoi dipendenti sono oggetto di indagine. Il provvedimento del Tribunale si riferisce a presunti problemi riguardanti solo 10 finanziamenti su circa 40.000 in essere. La banca si riserva il diritto di intraprendere azioni legali contro la diffusione di notizie false che potrebbero danneggiare la sua reputazione. I clienti possono quindi continuare a utilizzare i servizi offerti senza preoccupazioni.