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Borse europee in attesa di segnali dall’inflazione Usa e dalla Bce

Chiusura contrastata per le borse europee

Le borse europee hanno registrato una chiusura contrastata, con il Ftse Mib di Piazza Affari che ha chiuso in flessione dello 0,1% a 34.524 punti. Tra i titoli migliori si segnalano Banco Bpm e Mps, entrambi in crescita dell’1,2%. Al contrario, Brunello Cucinelli e Stm hanno subito perdite rispettivamente dell’1,3% e del 2,3%. Questo scenario di incertezza è alimentato dall’attesa per i dati sull’inflazione statunitense, che verranno pubblicati domani, e dalla riunione della Banca Centrale Europea (Bce) prevista per giovedì.

Inflazione Usa e riunione della Bce

Il dato sull’inflazione americana rappresenta un indicatore cruciale per i mercati, poiché influenzerà le decisioni della Federal Reserve, che si riunirà la prossima settimana. Un’eventuale sorpresa negativa nei dati potrebbe compromettere le aspettative di un taglio dei tassi di interesse di 25 punti base, attualmente scontato dai mercati. D’altro canto, la riunione della Bce è attesa con particolare interesse, poiché si prevede un possibile taglio dello 0,25%. Gli investitori saranno attenti ai toni della presidente Christine Lagarde e alle proiezioni economiche aggiornate che verranno presentate durante l’incontro.

Mercati obbligazionari e materie prime

Nel mercato obbligazionario, lo spread Btp-Bund si mantiene stabile attorno ai 108 punti base, con il rendimento del decennale italiano fissato al 3,2% e quello del benchmark tedesco al 2,12%. Per quanto riguarda le materie prime, il petrolio Brent oscilla intorno ai 72 dollari al barile, mentre l’oro si attesta vicino ai 2.670 dollari l’oncia, influenzato dai recenti rischi geopolitici in Medio Oriente, in particolare legati agli sviluppi in Siria. Sul mercato valutario, il cambio euro/dollaro è in calo a 1,05, mentre il dollaro/yen mostra un aumento a 152. Infine, nel settore delle criptovalute, il Bitcoin ha subito una flessione, scivolando a 95.000 dollari.

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