Con l’avvicinarsi del 2024, molte coppie si stanno preparando alla nascita dei loro bambini.
Il bonus nascita è un’agevolazione prevista dal Governo italiano per aiutare le famiglie a far fronte alle spese legate all’arrivo di un nuovo membro. Tuttavia, ogni anno ci sono delle novità che possono influire sulla richiesta del bonus stesso. Ecco perché è importante conoscere tutte le informazioni necessarie per richiederlo correttamente. In questo articolo faremo una panoramica sulle novità riguardanti il bonus nascita, i requisiti per poterlo richiedere e quali sono le altre agevolazioni per le famiglie.
Indice dei contenuti:
Bonus nascita : quali sono le novità?
Il bonus nascita è stato introdotto in Italia nel 2015, con l’obiettivo di sostenere le famiglie che hanno un nuovo nato. Nel corso degli anni, il bonus ha subito diverse modifiche e novità. Tra le principali novità per il 2024, vi è l’aumento dell’importo del bonus stesso: da 800 a 1.000 euro per ogni figlio nato o adottato dal 1° gennaio 2024 in poi. Inoltre, il requisito di residenza in Italia per richiedere il bonus è stato ridotto da due a un anno. In altre parole, anche i cittadini stranieri residenti da almeno un anno in Italia potranno richiedere il bonus nascita. Infine, è stata introdotta una nuova agevolazione per le famiglie numerose: il cosiddetto “bonus bebè+”. Si tratta di un incentivo pari a 500 euro annui per ogni figlio a carico, fino al compimento dei tre anni di età.
Come richiedere il bonus nascita nel
Per richiedere il bonus nascita nel 2024 è necessario seguire alcune procedure specifiche. In primo luogo, occorre presentare la domanda all’INPS, l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale. La richiesta può essere effettuata online, tramite il sito web dell’ente, oppure attraverso un Patronato o un CAF. È necessario compilare il modulo di richiesta e allegare la documentazione richiesta, che varia a seconda dei casi. Ad esempio, se il bambino è stato adottato, occorre allegare una copia del decreto di adozione. Se invece si tratta di un figlio naturale, è necessario presentare l’estratto dell’atto di nascita rilasciato dal Comune di residenza. Inoltre, bisogna fornire i propri dati anagrafici e quelli del coniuge o del convivente. È importante prestare attenzione ai tempi di presentazione della domanda: il termine per farlo è di 90 giorni dalla data di nascita del bambino o dalla data di adozione.
Bonus bebè e bonus mamme: quali sono le differenze?
Il bonus nascita non è l’unica agevolazione prevista dal Governo per le famiglie con figli. Esistono anche il bonus bebè e il bonus mamme, che presentano alcune differenze rispetto al primo. Il bonus bebè consiste in un assegno mensile di 80 euro, erogato per i primi tre anni di vita del bambino. A differenza del bonus nascita, questo incentivo non viene erogato in un’unica soluzione, ma a rate mensili. Il bonus mamme, invece, è rivolto alle lavoratrici autonome e alle donne in gravidanza che si trovano in una situazione economica difficile. Questo incentivo prevede un contributo economico pari a 800 euro mensili per un massimo di sei mesi. Inoltre, per poter usufruire del bonus mamme, è necessario aver svolto attività lavorativa nell’anno precedente alla data di presentazione della domanda e avere un reddito inferiore a determinati limiti stabiliti dalla legge.
A chi spetta il bonus nascita nel ?
Il bonus nascita nel 2024 spetta a tutte le famiglie che abbiano un figlio naturale o adottato, purché siano residenti in Italia da almeno un anno. In particolare, possono richiedere il bonus nascita le madri lavoratrici dipendenti o autonome, i padri lavoratori dipendenti o autonomi e le coppie di fatto. È importante ricordare che il bonus viene erogato una sola volta per ogni figlio nato o adottato. In caso di gemelli, il bonus viene raddoppiato. Inoltre, il bonus nascita non è cumulabile con altre agevolazioni previste dalla legge. Ad esempio, se la madre lavoratrice ha diritto al congedo di maternità retribuito, non potrà usufruire contemporaneamente del bonus nascita. Infine, è possibile richiedere il bonus nascita anche nel caso in cui si abbia già ricevuto l’assegno di maternità dall’INPS. Tuttavia, l’importo del bonus verrà ridotto in proporzione all’importo dell’assegno già percepito.
Bonus nascita e altre agevolazioni per le famiglie nel
Oltre al bonus nascita, esistono altre agevolazioni previste dal Governo per le famiglie con figli. Tra queste, vi sono il bonus bebè, il bonus mamme e l’assegno universale per i figli. Il bonus bebè è un incentivo economico erogato alle famiglie con figli fino ai tre anni di età. L’importo dell’assegno è di 80 euro mensili e viene erogato per un massimo di tre anni. Il bonus mamme, invece, prevede un contributo economico pari a 800 euro mensili per sei mesi alle donne in gravidanza che si trovano in difficoltà economiche. L’assegno universale per i figli, infine, è un sostegno economico erogato alle famiglie con figli a carico di età inferiore ai 21 anni. L’importo dell’assegno varia a seconda del reddito ISEE della famiglia e del numero dei figli a carico. Inoltre, esistono anche altre agevolazioni fiscali e contributive previste dalla legge per le famiglie con figli, come ad esempio la detrazione fiscale per i figli a carico o il congedo parentale retribuito.
In conclusione, le agevolazioni previste dal Governo per le famiglie con figli sono molteplici e possono essere di grande aiuto per far fronte alle spese legate all’arrivo di un nuovo membro. Oltre al bonus nascita, vi sono il bonus bebè, il bonus mamme e l’assegno universale per i figli, che offrono un sostegno economico a lungo termine. È importante conoscere tutte le informazioni necessarie per richiedere correttamente le agevolazioni a cui si ha diritto e prestare attenzione ai termini di presentazione delle domande. Inoltre, è fondamentale ricordare che queste agevolazioni non sono cumulabili tra loro e che, in alcuni casi, possono essere incompatibili con altre forme di sostegno economico. Infine, è auspicabile che il Governo continui ad investire nella sfera sociale e a promuovere politiche a sostegno delle famiglie, favorendo così la crescita del Paese e la tutela dei diritti dei cittadini più deboli.