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Chi deve comunicare la risoluzione del contratto di locazione all’agenzia delle entrate

La risoluzione del contratto di locazione è un evento che richiede alcune formalità amministrative da adempiere, tra cui la comunicazione all’agenzia delle entrate. È importante sapere quando, come e da chi deve essere effettuata questa comunicazione per evitare sanzioni e problemi con il fisco. Nel seguente articolo, approfondiremo i dettagli su chi è tenuto a comunicare la risoluzione del contratto di locazione all’agenzia delle entrate, quando farlo, come procedere e quali documenti sono necessari. Inoltre, analizzeremo le conseguenze per chi non adempie a tale obbligo. Scopriamo insieme tutto ciò che c’è da sapere sulla comunicazione della risoluzione del contratto di locazione all’agenzia delle entrate.

La risoluzione del contratto di locazione: quando comunicarla?

La risoluzione del contratto di locazione deve essere comunicata all’agenzia delle entrate entro 30 giorni dalla sua effettiva cessazione. Questo termine decorre dalla data di fine del contratto o dalla data in cui il locatario ha lasciato l’immobile, se questa è antecedente alla data di fine del contratto. Nel caso in cui il contratto di locazione fosse stato registrato, la comunicazione della sua risoluzione sarà effettuata attraverso la compilazione del modello RLI, disponibile sul sito dell’agenzia delle entrate. Nel caso in cui invece il contratto non sia stato registrato, la comunicazione potrà essere effettuata attraverso il modello F23, anch’esso reperibile sul sito dell’agenzia delle entrate. È importante sottolineare che, in caso di mancata comunicazione della risoluzione del contratto di locazione, il locatore potrebbe essere sanzionato e subire un’irregolarità fiscale che potrebbe causare problemi in futuro.

Chi è tenuto a comunicare la risoluzione del contratto di locazione all’agenzia delle entrate?

La comunicazione della risoluzione del contratto di locazione all’agenzia delle entrate è un obbligo che spetta al locatore, ovvero colui che ha concesso in locazione l’immobile. Nel caso in cui il locatore non sia residente in Italia, l’obbligo di comunicazione della risoluzione del contratto di locazione passa al locatario. Invece, nel caso in cui il contratto di locazione sia stato stipulato da più parti (ad esempio, da una società immobiliare), l’obbligo di comunicazione spetta al soggetto che ha sottoscritto il contratto come locatore. È importante ricordare che, nel caso in cui il locatore decida di delegare il compito di comunicare la risoluzione del contratto di locazione a un intermediario (ad esempio, un agente immobiliare), la responsabilità della corretta esecuzione dell’obbligo rimane comunque del locatore. In conclusione, il soggetto tenuto a comunicare la risoluzione del contratto di locazione all’agenzia delle entrate è il locatore o, in caso di sua assenza, il locatario.

Come comunicare la risoluzione del contratto di locazione all’agenzia delle entrate?

La comunicazione della risoluzione del contratto di locazione all’agenzia delle entrate può essere effettuata in modo telematico o in modo cartaceo. Nel primo caso, il locatore o il locatario possono utilizzare i servizi telematici messi a disposizione dall’agenzia delle entrate, utilizzando il modello RLI o il modello F23, a seconda della presenza o meno di registrazione del contratto di locazione. In alternativa, la comunicazione può essere effettuata attraverso l’invio del modello RLI o del modello F23 tramite raccomandata A/R. Nel caso in cui il locatore non abbia un codice fiscale italiano, sarà necessario richiederlo presso il Consolato Italiano nel paese di residenza. Inoltre, per effettuare la comunicazione telematica, è necessario avere un’identità digitale SPID o un codice PIN dispositivo. È importante ricordare che la comunicazione della risoluzione del contratto di locazione deve essere effettuata entro 30 giorni dalla sua effettiva cessazione e che, in caso di mancata comunicazione, potrebbero essere applicate sanzioni pecuniarie.

Quali documenti sono necessari per la comunicazione della risoluzione del contratto di locazione?

Per la comunicazione della risoluzione del contratto di locazione all’agenzia delle entrate, sono necessari alcuni documenti. Nel caso in cui il contratto di locazione fosse stato registrato, è necessario compilare il modello RLI, inserendo i dati relativi alla risoluzione del contratto, tra cui la data di cessazione e la motivazione della risoluzione. Inoltre, è necessario allegare una copia del contratto di locazione e, nel caso in cui il contratto preveda il pagamento dell’imposta di registro, una copia della ricevuta di pagamento. Nel caso in cui il contratto di locazione non sia stato registrato, è necessario compilare il modello F23, indicando i dati relativi alla risoluzione del contratto, tra cui la data di cessazione e l’importo del canone di locazione. In questo caso, non è necessario allegare una copia del contratto di locazione. Infine, nel caso in cui il locatore non abbia un codice fiscale italiano, è necessario allegare una copia del passaporto o di un altro documento di identità valido.

Cosa succede se non si comunica la risoluzione del contratto di locazione all’agenzia delle entrate?

La mancata comunicazione della risoluzione del contratto di locazione all’agenzia delle entrate può comportare conseguenze negative per il locatore. In caso di mancata comunicazione entro 30 giorni dalla risoluzione del contratto, il locatore potrebbe essere soggetto a sanzioni amministrative. In particolare, l’omessa comunicazione può comportare l’applicazione di una sanzione amministrativa da 258 a 2.065 euro, a seconda della gravità della violazione. Inoltre, in caso di accertamento fiscale, il mancato adempimento dell’obbligo di comunicazione potrebbe comportare l’applicazione di sanzioni pecuniarie più elevate e di maggiori interessi moratori. È quindi importante che il locatore o il locatario effettuino la comunicazione della risoluzione del contratto di locazione entro il termine previsto e utilizzino i modelli corretti, al fine di evitare sanzioni e problemi con il fisco.

In conclusione, la comunicazione della risoluzione del contratto di locazione all’agenzia delle entrate è un obbligo che deve essere adempiuto dal locatore o dal locatario entro 30 giorni dalla cessazione del contratto. È possibile effettuare la comunicazione in modo telematico o cartaceo, utilizzando i modelli RLI o F23 a seconda della registrazione o meno del contratto di locazione. È inoltre importante allegare i documenti richiesti, tra cui una copia del contratto di locazione nel caso in cui sia stato registrato. La mancata comunicazione della risoluzione del contratto di locazione può comportare sanzioni amministrative e maggiori interessi moratori in caso di accertamento fiscale. Pertanto, è importante adempiere a tale obbligo nel rispetto dei termini previsti e utilizzando i modelli corretti al fine di evitare problemi con il fisco e sanzioni pecuniarie. 

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