Il bonus bollette è un sostegno economico rivolto alle famiglie e ai soggetti che versano in situazioni di disagio economico.
Con l’approvazione della Legge di Bilancio 2024, il bonus è stato prorogato fino al 2024 con l’obiettivo di alleviare le difficoltà finanziarie causate dalla pandemia. Tuttavia, non tutti possono richiederlo e ci sono requisiti e condizioni da rispettare per poter accedere al beneficio. In questo articolo, approfondiremo come funziona il bonus bollette, chi può richiederlo, come procedere per la richiesta e quali documenti sono necessari. Inoltre, analizzeremo quanto si può risparmiare e cosa fare nel caso in cui la richiesta venisse respinta.
Indice dei contenuti:
Come funziona il bonus bollette
Il bonus bollette è una forma di sostegno economico che consiste in un contributo per coprire le spese relative alla fornitura di energia elettrica, gas e acqua. Il beneficio viene erogato in base al nucleo familiare, con un importo massimo di 150 euro al mese. La somma viene accreditata direttamente sulla bolletta energetica o idrica, riducendo l’importo da pagare. Per poter accedere al bonus, è necessario rispettare alcuni requisiti e condizioni. In particolare, i beneficiari devono avere un ISEE non superiore a 8.265 euro e essere titolari di contratti di fornitura domestica di energia elettrica, gas o acqua potabile. Inoltre, il nucleo familiare deve essere composto da almeno tre persone o da una persona sola con più di 65 anni o disabile non autosufficiente. È importante ricordare che il bonus bollette non è cumulabile con altre agevolazioni sulla stessa fattura energetica o idrica e che la richiesta va effettuata annualmente entro i termini stabiliti dalle autorità competenti.
Chi può richiedere il bonus bollette : requisiti e condizioni
Per poter richiedere il bonus bollette è necessario rispettare alcuni requisiti e condizioni. Come già accennato, i beneficiari devono avere un ISEE non superiore a 8.265 euro e essere titolari di contratti di fornitura domestica di energia elettrica, gas o acqua potabile. Inoltre, il nucleo familiare deve essere composto da almeno tre persone o da una persona sola con più di 65 anni o disabile non autosufficiente. È possibile fare richiesta del bonus anche in caso di morosità, purché la morosità non sia superiore a 5.000 euro e che l’utente abbia sottoscritto un piano di rientro con il fornitore energetico. Non possono accedere al bonus coloro che sono già titolari di agevolazioni sulla stessa fattura energetica o idrica, come ad esempio il Bonus Sociale Gas o il Bonus Elettrico. Inoltre, il beneficio viene erogato solo se le bollette sono state regolarmente pagate nei sei mesi precedenti la richiesta del bonus stesso.
Come richiedere il bonus bollette : procedura e documentazione necessaria
Per richiedere il bonus bollette è necessario presentare domanda all’ente erogatore, che varia a seconda della regione di appartenenza. In genere, la richiesta può essere effettuata online attraverso il sito web dell’ente o recandosi presso gli sportelli dedicati. È importante compilare con attenzione tutti i campi del modulo di richiesta e allegare la documentazione necessaria, tra cui l’attestazione ISEE in corso di validità, il documento d’identità del richiedente e una copia della bolletta energetica o idrica dell’ultimo bimestre. È possibile fare richiesta anche per più contratti di fornitura domestica, purché si rispettino i requisiti previsti per ciascun nucleo familiare. Una volta accettata la richiesta, il bonus verrà accreditato sulla successiva bolletta energetica o idrica emessa dal fornitore. In caso di mancato accoglimento della richiesta, è possibile presentare ricorso entro 30 giorni dalla comunicazione di rigetto presso il giudice di pace del proprio comune di residenza.
Quanto si può risparmiare con il bonus bollette ?
Il bonus bollette può rappresentare un significativo risparmio per le famiglie in difficoltà economica. L’importo del beneficio, infatti, varia a seconda del nucleo familiare e dell’ammontare delle bollette energetiche o idriche. In genere, il contributo massimo è di 150 euro al mese, ma l’importo effettivo dipende dalle specifiche condizioni di ciascun nucleo familiare. Tuttavia, il bonus bollette non è cumulabile con altre agevolazioni sulla stessa fattura energetica o idrica. Inoltre, è importante tenere presente che il bonus rappresenta solo una forma di sostegno temporaneo e non risolve i problemi strutturali legati alla povertà energetica. Per questo motivo, è importante adottare anche altre misure per ridurre i consumi energetici e le spese relative alla fornitura di energia elettrica, gas e acqua potabile, come ad esempio la riduzione degli sprechi e l’utilizzo di dispositivi a basso consumo energetico.
Cosa fare se la richiesta di bonus bollette viene respinta
Nel caso in cui la richiesta di bonus bollette venga respinta, è possibile presentare ricorso entro 30 giorni dalla comunicazione di rigetto. In primo luogo, è importante verificare le motivazioni del rigetto e accertarsi che tutti i requisiti e le condizioni per l’accesso al beneficio siano stati rispettati correttamente. In caso contrario, è possibile provvedere alla correzione degli errori o delle omissioni commesse nella fase di compilazione della domanda. Se invece si ritiene di aver subito un torto o un’ingiustizia, è possibile fare ricorso presso il giudice di pace del proprio comune di residenza. È necessario presentare una specifica istanza in cui si motivano le ragioni del ricorso e si allegano tutte le prove documentali a sostegno della propria tesi. Il giudice di pace valuterà la fondatezza delle argomentazioni avanzate e potrà eventualmente annullare il provvedimento di rigetto emesso dall’ente erogatore del bonus bollette.
In conclusione, il bonus bollette rappresenta un’importante forma di sostegno economico per le famiglie e i soggetti in difficoltà economica che hanno difficoltà a pagare le bollette energetiche o idriche. Tuttavia, per poter accedere al beneficio è necessario rispettare alcuni requisiti e condizioni specifici, come l’ISEE non superiore a 8.265 euro e la composizione del nucleo familiare. La richiesta del bonus può essere presentata online o presso gli sportelli dedicati dell’ente erogatore, allegando la documentazione necessaria. Nel caso in cui la richiesta venga respinta, è possibile fare ricorso entro 30 giorni dalla comunicazione di rigetto presso il giudice di pace del proprio comune di residenza. Tuttavia, è importante tenere presente che il bonus bollette rappresenta solo una forma temporanea di sostegno economico e che occorre adottare anche altre misure per ridurre le spese relative alla fornitura di energia elettrica, gas e acqua potabile.