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Andamento delle borse europee
Le borse europee hanno chiuso la giornata in ordine sparso, con il Ftse Mib di Piazza Affari che ha registrato un calo dello 0,2%, chiudendo a 34.472 punti. Gli investitori hanno mantenuto un occhio attento sulle trimestrali delle aziende, che hanno mostrato risultati misti. In particolare, Leonardo ha visto un incremento del 3,7% grazie a un nuovo accordo con GDHF per la fornitura di dieci elicotteri, mentre Ferrari ha subito un crollo del 7,1% nonostante la conferma della guidance, a causa di un calo nelle consegne.
Focus sulle elezioni statunitensi e le politiche monetarie
Il giorno delle elezioni presidenziali statunitensi ha attirato l’attenzione degli investitori, con riflettori puntati sulla riunione della Fed che si concluderà giovedì. Si prevede un possibile taglio dei tassi di interesse di 25 punti base. Anche la Bank of England si riunirà giovedì, con aspettative di una riduzione del costo del denaro dello 0,25%. Queste decisioni potrebbero avere un impatto significativo sui mercati finanziari globali.
Indicatori economici e materie prime
Dal fronte macroeconomico, l’indice ISM servizi ha mostrato un aumento oltre le attese, raggiungendo 56 punti, il livello più alto degli ultimi due anni. Questo dato suggerisce una ripresa dell’attività economica negli Stati Uniti. Sul mercato obbligazionario, lo spread Btp-Bund si è ridotto a 125 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,67% e quello del benchmark tedesco al 2,42%.
Andamento delle materie prime e del Forex
Nel settore delle materie prime, il petrolio Brent ha superato i 76 dollari al barile, sostenuto dal rinvio degli aumenti di produzione da parte dell’Opec+ e dalle tensioni geopolitiche in Medio Oriente. L’oro si è mantenuto stabile intorno ai 2.740 dollari l’oncia. Sul mercato valutario, il cambio euro/dollaro è tornato sopra quota 1,09, mentre il dollaro/yen ha oscillato in area 152.
In sintesi, il giorno delle elezioni presidenziali statunitensi ha portato a una chiusura cauta per le borse europee, con gli investitori in attesa di sviluppi significativi sia sul fronte politico che economico.