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Come denunciare la mancata emissione di una fattura

La corretta emissione e la regolare ricezione di una fattura sono elementi fondamentali per la gestione delle attività commerciali e per la tutela dei diritti dei consumatori. Tuttavia, può accadere che un fornitore o un professionista non emetta la fattura richiesta, creando problemi di varia natura. In questi casi è importante conoscere quali siano i diritti e i doveri in merito alla denuncia della mancata emissione della fattura, le procedure da seguire e le possibili sanzioni a cui il responsabile si espone. In questo articolo forniremo tutte le informazioni necessarie per affrontare con consapevolezza questa situazione.

Quando si può denunciare la mancata emissione di una fattura?

La denuncia della mancata emissione di una fattura può essere fatta in diversi casi, come ad esempio quando si richiede la restituzione di un bene o di un servizio e il fornitore non emette la relativa fattura. Inoltre, è possibile denunciare la mancata emissione della fattura nel caso in cui il professionista o il fornitore si rifiutino di fornire la documentazione necessaria per l’ottenimento dei benefici fiscali previsti dalla legge. È importante sottolineare che la mancata emissione della fattura costituisce una violazione delle normative in materia fiscale e tributaria, quindi il cliente ha tutto il diritto di richiederne l’emissione. In generale, qualsiasi situazione in cui il consumatore abbia bisogno di una fattura e questa non gli venga fornita, può essere motivo per denunciarne la mancata emissione. Nella prossima sezione illustreremo i passaggi da seguire per effettuare correttamente la denuncia.

Come denunciare la mancata emissione di una fattura: i passaggi da seguire.

Per denunciare la mancata emissione di una fattura, il cliente deve seguire alcuni passaggi specifici. In primo luogo, è necessario richiedere al fornitore o al professionista l’emissione della fattura in modo formale e tracciabile, ad esempio tramite raccomandata con ricevuta di ritorno o via PEC. Se nonostante ciò la fattura non viene emessa entro 15 giorni dalla richiesta, il cliente può effettuare una segnalazione all’Agenzia delle Entrate attraverso il canale telematico messo a disposizione dall’ente. La denuncia può essere presentata anche tramite il Contact center dell’Agenzia delle Entrate o direttamente presso gli uffici territoriali dell’ente. È importante fornire tutte le informazioni utili per identificare il fornitore o il professionista responsabile della mancata emissione della fattura, come nome, partita IVA e indirizzo. Una volta ricevuta la segnalazione, l’Agenzia delle Entrate provvederà a verificare la situazione e ad attivarsi per sanzionare il responsabile.

Cosa fare se il fornitore non emette la fattura richiesta.

Se il fornitore o il professionista non emette la fattura richiesta nonostante la denuncia da parte del cliente, quest’ultimo può intraprendere diverse azioni per tutelarsi. In primo luogo, è possibile rivolgersi all’associazione dei consumatori di riferimento per chiedere un supporto legale e avere maggiori informazioni su come agire. In alternativa, il cliente può avviare una procedura di recupero crediti attraverso il Tribunale competente. Inoltre, nel caso in cui si tratti di un’attività commerciale o professionale, è possibile segnalare la situazione alle autorità competenti, come le camere di commercio o i collegi professionali, che potrebbero adottare provvedimenti disciplinari nei confronti del responsabile. Infine, è sempre possibile rivolgersi all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) per denunciare eventuali pratiche commerciali scorrette messe in atto dal fornitore o dal professionista. Tuttavia, è importante sottolineare che queste azioni possono richiedere tempo e costi elevati, quindi è sempre preferibile cercare di risolvere la situazione in via amichevole con il fornitore prima di ricorrere a vie legali.

Qual è la sanzione per la mancata emissione della fattura?

La mancata emissione della fattura è una violazione delle normative fiscali e tributarie, pertanto il responsabile può essere sanzionato con diverse tipologie di multe. In particolare, la sanzione amministrativa prevista dalla legge prevede una somma compresa tra il 90% e il 180% dell’imposta evasa o comunque non assolta in tempo utile. Nel caso in cui il responsabile non provveda a regolarizzare la situazione entro un determinato termine, la sanzione potrebbe anche raddoppiare. Inoltre, in presenza di comportamenti fraudolenti o dolosi, il responsabile potrebbe incorrere in sanzioni penali più gravi, come l’arresto fino a 2 anni o l’ammenda fino a 5.000 euro. È importante sottolineare che queste sanzioni sono previste per tutelare i diritti dei consumatori e garantire un corretto funzionamento del sistema fiscale, quindi è fondamentale rispettare le normative in materia di emissione delle fatture.

Come evitare problemi futuri con le fatture non emesse.

Per evitare problemi futuri con le fatture non emesse, è importante prendere alcune precauzioni. In primo luogo, è necessario verificare che il fornitore o il professionista sia in possesso di regolare partita IVA e che sia iscritto all’Albo delle imprese o al Registro delle imprese. Inoltre, è consigliabile richiedere sempre la fattura relativa a ogni acquisto o servizio erogato, anche in caso di importi minimi. È altresì importante controllare attentamente i dati riportati sulla fattura, come la descrizione dei beni o dei servizi acquistati, l’importo totale e le eventuali spese accessorie. Nel caso in cui si rilevino errori o incongruenze nella fattura, è opportuno segnalarle al fornitore o al professionista per chiederne la correzione. Infine, è consigliabile conservare tutte le fatture emesse e ricevute per un periodo di almeno 10 anni, in modo da poterle utilizzare come prova in caso di contestazioni fiscali o legali. Seguendo queste semplici regole sarà possibile evitare problemi futuri con le fatture non emesse e tutelare i propri diritti di consumatore.

In conclusione, la corretta emissione e ricezione delle fatture sono elementi fondamentali per il corretto svolgimento delle attività commerciali e per la tutela dei diritti dei consumatori. La mancata emissione della fattura costituisce una violazione delle normative fiscali e tributarie, pertanto il cliente ha tutto il diritto di richiederne l’emissione e di segnalare eventuali comportamenti scorretti da parte del fornitore o del professionista. Nel caso in cui il fornitore non emetta la fattura richiesta nonostante le richieste formali, il cliente può intraprendere diverse azioni per tutelarsi, come la denuncia all’Agenzia delle Entrate o l’avvio di una procedura di recupero crediti. Tuttavia, è sempre preferibile cercare di risolvere la situazione in via amichevole prima di ricorrere a vie legali. Prendendo alcune precauzioni, come verificare i dati del fornitore e conservare le fatture emesse e ricevute, sarà possibile evitare problemi futuri con le fatture non emesse e tutelare i propri diritti di consumatore. 

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