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Congedo 104 di Due Anni: Requisiti, Modalità e Novità per il 2025

Il congedo straordinario 104 è un beneficio previsto per i lavoratori dipendenti, sia pubblici che privati, che devono assistere familiari con disabilità grave.

Questo congedo consiste in un periodo retribuito di massimo due anni, utilizzabile nel corso della vita lavorativa. La normativa, contenuta nell’articolo 3, comma 3 della Legge 5 Febbraio 1992, n. 104, e nel Decreto Legislativo n. 151 del 2001, garantisce un supporto importante per chi si trova a dover conciliare lavoro e assistenza a persone disabili.

Requisiti per Accedere al Congedo Straordinario

Per poter usufruire del congedo straordinario 104, è necessario rispettare determinati requisiti. Il principale è che la persona da assistere deve essere affetta da disabilità grave, riconosciuta da una commissione medica integrata ASL/INPS. Inoltre, la persona non deve essere ricoverata a tempo pieno presso strutture ospedaliere, a meno che non si tratti di situazioni particolari come interruzioni per terapie o visite mediche certificate.

Chi Ha Diritto al Congedo Straordinario 104

Il diritto al congedo straordinario segue una specifica gerarchia di priorità:

  • Coniuge convivente, parte dell’unione civile convivente o convivente di fatto.
  • Padre o madre, compresi quelli adottivi o affidatari, in assenza o decesso del coniuge convivente.
  • Figlio convivente, in assenza di coniuge convivente e genitori.
  • Fratello o sorella convivente, in assenza di coniuge convivente, genitori e figli conviventi.
  • Parente o affine entro il terzo grado convivente, in assenza di coniuge convivente, genitori, figli e fratelli/sorelle conviventi.

La convivenza con il familiare disabile deve essere stabilita all’inizio del periodo di congedo e mantenuta per tutta la sua durata.

Chi Non Può Richiedere il Congedo

Alcune categorie di lavoratori non hanno diritto al congedo straordinario 104. Tra questi:

  • Lavoratori domestici e familiari
  • Lavoratori a domicilio
  • Lavoratori agricoli giornalieri
  • Lavoratori autonomi
  • Lavoratori parasubordinati

Durata e Modalità di Fruizione del Congedo

Il congedo straordinario ha una durata massima di due anni, che può essere fruito interamente o in maniera frazionata, ma non su base oraria. È importante sottolineare che durante il periodo di congedo non si maturano ferie, tredicesima, né altri diritti contrattuali come gli assegni familiari.

Come Presentare Domanda

La domanda per il congedo straordinario deve essere presentata all’INPS attraverso il portale online, utilizzando le credenziali SPID, CIE o CNS. In alternativa, è possibile rivolgersi al Contact Center dell’INPS o agli enti di patronato.

Importo e Retribuzione Durante il Congedo

L’indennità prevista corrisponde alla retribuzione dell’ultimo mese di lavoro, con un limite massimo annuale che viene rivalutato ogni anno. Per l’anno 2023, l’importo massimo è fissato a 53.686,65 euro. L’indennità è anticipata dal datore di lavoro e conguagliata con i contributi dovuti all’INPS.

Novità per il 2025: Riforma Disabilità

Dal 2025, con la Riforma Disabilità, sono previste importanti novità per il congedo straordinario. Le principali modifiche riguardano il processo di riconoscimento dell’invalidità civile e l’accesso ai benefici correlati, con un approccio basato su una valutazione multidimensionale della disabilità e l’elaborazione di un progetto di vita personalizzato.

Cosa Fare in Caso di Rifiuto della Domanda

Nel caso in cui la domanda per il congedo straordinario venga rifiutata, è possibile presentare ricorso al comitato provinciale della struttura territoriale dell’INPS. In alternativa, si può ricorrere alle vie giudiziarie.

Controlli e Sanzioni

L’INPS, in collaborazione con le Forze dell’ordine, effettua controlli sull’uso corretto del congedo straordinario. L’abuso di questo beneficio può portare al licenziamento per giusta causa e all’avvio di procedimenti penali, con pene che possono arrivare fino a tre anni di reclusione.

Conclusione

Il congedo straordinario 104 rappresenta un importante strumento di supporto per i lavoratori che assistono familiari con disabilità grave. Con le novità in arrivo dal 2025, è essenziale rimanere aggiornati sulle regole e le modalità di accesso a questo beneficio per garantirne l’uso corretto e legittimo.

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