Il nuovo inasprimento dei controlli fiscali
Negli ultimi mesi, il sistema fiscale italiano ha avviato una nuova fase di verifiche riguardanti le ristrutturazioni edilizie, con particolare attenzione ai lavori che hanno beneficiato del Superbonus. Questa iniziativa, promossa dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, si estende anche agli interventi realizzati con l’ecobonus e il sismabonus a partire dal 2019. L’obiettivo principale è garantire che le rendite catastali siano aggiornate in seguito ai lavori di ristrutturazione, un aspetto spesso trascurato dai proprietari.
Focus sulle rendite catastali
Il Fisco italiano ha concentrato la propria attenzione sugli immobili che hanno usufruito di agevolazioni fiscali per interventi di riqualificazione energetica e miglioramento strutturale. È fondamentale che i proprietari aggiornino il valore catastale dei loro immobili entro 30 giorni dalla conclusione dei lavori, in quanto un incremento del valore di mercato comporta inevitabilmente un aumento della rendita catastale. Questo aumento si traduce in un incremento delle tasse da pagare, sia in caso di compravendita che per l’IMU sulle seconde case.
Procedure di accertamento e sanzioni
Per identificare le posizioni da accertare, il Fisco utilizzerà un incrocio di diverse banche dati. Gli atti di accertamento possono essere notificati entro il 31 dicembre del quinto anno successivo alla violazione catastale, ovvero alla mancata comunicazione della nuova rendita. Pertanto, per i lavori effettuati dal 2019, gli accertamenti potrebbero essere notificati entro la fine di quest’anno. Prima di eventuali sanzioni, il Fisco invierà avvertimenti, in particolare a coloro che hanno usufruito del Superbonus, invitandoli a regolarizzare la loro posizione.
Opzioni per i contribuenti
Coloro che non hanno comunicato la variazione catastale hanno ancora la possibilità di mettersi in regola attraverso il ravvedimento operoso, che consente di ridurre le sanzioni. È importante notare che le sanzioni vengono calcolate automaticamente dal sistema nel momento in cui il tecnico comunica la variazione. Inoltre, in caso di comproprietà, l’Agenzia delle Entrate può inviare l’accertamento a uno qualsiasi dei proprietari, indipendentemente dalle quote di possesso e dalle spese sostenute, in base al principio della responsabilità solidale.