La Decontribuzione Sud è un’importante agevolazione contributiva volta a sostenere l’occupazione nelle regioni meridionali dell’Italia.
Grazie alla recente proroga approvata dalla Commissione Europea, questa misura sarà valida fino al 2029, con un progressivo decremento delle aliquote di sgravio.
Cos’è la Decontribuzione Sud?
La Decontribuzione Sud consiste in uno sconto sui contributi previdenziali dovuti dai datori di lavoro per i dipendenti, con l’obiettivo di tutelare l’occupazione nelle aree svantaggiate del Sud Italia. Introdotta per mitigare gli effetti negativi della pandemia da Covid-19, questa agevolazione è volta a supportare le imprese che operano in contesti socio-economici difficili.
Proroga e Iter Normativo
La misura, inizialmente introdotta con il Decreto Agosto (Decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104), è stata successivamente prorogata dalla Legge di Bilancio 2021 (Legge 30 dicembre 2020, n. 178), estendendo l’esonero contributivo fino al 31 dicembre 2029. Le aliquote di sgravio sono fissate al:
- 30% fino al 31 dicembre 2025
- 20% per gli anni 2026 e 2027
- 10% per gli anni 2028 e 2029
La recente proroga, annunciata il 25 giugno 2024 dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, estende l’operatività della misura fino al 31 dicembre 2024.
A Chi Spetta
La Decontribuzione Sud è destinata ai datori di lavoro del settore privato, inclusi quelli non imprenditori, con sede legale o unità operative situate nelle seguenti regioni:
- Abruzzo
- Basilicata
- Calabria
- Campania
- Molise
- Puglia
- Sardegna
- Sicilia
Le imprese con unità operative in queste regioni possono beneficiare dell’agevolazione, a condizione che il codice di autorizzazione “0L” sia inserito nelle caratteristiche contributive della matricola aziendale.
Requisiti
Per beneficiare della Decontribuzione Sud, i datori di lavoro devono:
- Essere in regola con gli obblighi contributivi (DURC)
- Non avere violazioni delle norme di tutela delle condizioni di lavoro
- Rispettare gli accordi e contratti collettivi nazionali e territoriali
Esclusi
Non possono beneficiare della misura:
- Datori di lavoro del settore agricolo e domestico
- Enti pubblici economici e istituti autonomi case popolari
- Aziende speciali e consorzi industriali
- Enti morali e ecclesiastici
- Imprese operanti nel settore finanziario e soggette a sanzioni UE
Calcolo Decontribuzione Sud 2024
Il beneficio corrisponde a una riduzione dal 30% al 10% sui contributi previdenziali dovuti, escludendo i premi e contributi INAIL:
- 30% fino al 31 dicembre 2025
- 20% per gli anni 2026 e 2027
- 10% per gli anni 2028 e 2029
Il massimale di erogazione è fissato a:
- 300.000 euro per imprese nei settori pesca e acquacoltura
- 2 milioni di euro per altre imprese ammissibili
Esempio di Calcolo
Se un datore di lavoro deve versare contributi INPS per 100 euro, con uno sgravio del 30%, il costo si riduce a 70 euro (30% di sconto). Restano esclusi i contributi INAIL.
Come Fare Domanda per la Decontribuzione Sud
I datori di lavoro devono esporre i lavoratori aventi diritto allo sgravio nel flusso Uniemens. Le specifiche modalità di esposizione sono dettagliate nella Circolare INPS n. 90 del 27-07-2022.