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Diritto all’oblio oncologico 2024: cosa prevede la legge per lavoro, concorsi e servizi bancari

La nuova normativa sul diritto all’oblio oncologico garantisce pari opportunità alle persone guarite dal cancro, eliminando discriminazioni legate alla loro condizione medica pregressa.

La legge introduce regole per l’accesso a servizi bancari, assicurativi, adozioni, lavoro e concorsi pubblici, assicurando ai guariti gli stessi diritti del resto della popolazione.

In questa guida vedremo cos’è il diritto all’oblio oncologico, cosa prevede la legge e quali sono le implicazioni per il lavoro, i concorsi e l’accesso a vari servizi.

Cos’è il diritto all’oblio oncologico

Il diritto all’oblio oncologico consente alle persone guarite da una patologia oncologica di non fornire informazioni sulla propria malattia pregressa quando accedono a servizi bancari, assicurativi, finanziari, concorsi pubblici e adozioni. Il termine “oblio” significa che, superati i 10 anni dalla fine del trattamento senza recidive, non si è obbligati a rivelare la precedente condizione medica.

La legge 7 dicembre 2023, n.193, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n.294 del 18-12-2023, ha introdotto questo importante diritto, in vigore dal 2 gennaio 2024. Le regole operative sono state ulteriormente dettagliate nel vademecum pubblicato dal Garante della Privacy il 9 agosto 2024.

A cosa serve la legge sul diritto all’oblio oncologico

La legge 7 dicembre 2023, n.193, affronta il problema della discriminazione subita dalle persone guarite da tumori, in particolare nell’accesso a mutui, servizi assicurativi e finanziari. Le persone guarite spesso si trovano a dover dichiarare la loro condizione pregressa, con conseguenti restrizioni o costi aggiuntivi.

Un altro campo dove si registrano difficoltà è l’accesso ai concorsi pubblici e alle procedure di adozione. Grazie al diritto all’oblio, una volta trascorsi i 10 anni senza recidive, queste persone non dovranno più subire limitazioni legate alla loro storia clinica.

Quando si può applicare il diritto all’oblio oncologico

Il diritto all’oblio oncologico può essere applicato decorsi 10 anni dalla conclusione del trattamento oncologico, a condizione che non vi siano state recidive. Per alcune patologie specifiche, questo periodo potrebbe essere inferiore.

Come esercitare il diritto all’oblio oncologico

Per esercitare il diritto all’oblio, la persona guarita deve richiedere un certificato specifico. È possibile ottenere tale certificato presentando una domanda a una struttura sanitaria pubblica o privata accreditata, a un medico del Servizio sanitario nazionale, a un medico di medicina generale o a un pediatra di libera scelta.

Cosa prevede la legge sul diritto all’oblio oncologico

La legge n.193 del 2023 stabilisce che le persone guarite da tumori hanno il diritto di non rivelare la propria malattia nei seguenti ambiti:

1.Concorsi pubblici: Non è possibile richiedere informazioni sulla salute passata riguardanti patologie oncologiche concluse da più di 10 anni (ridotti a 5 anni per chi ha avuto la malattia prima dei 21 anni). Questo diritto assicura l’assenza di discriminazioni nei processi di selezione per concorsi pubblici.

2.Inserimento lavorativo: La legge promuove l’eguaglianza di opportunità nell’accesso al lavoro e nella progressione di carriera, garantendo che i guariti da tumori non siano trattati diversamente dagli altri lavoratori.

3.Servizi bancari e assicurativi: Per la stipula di contratti finanziari, bancari o assicurativi, non possono essere richieste informazioni sul passato oncologico se la persona è guarita da più di 10 anni (ridotti a 5 anni per chi ha avuto la malattia prima dei 21 anni). Inoltre, non possono essere applicati costi o limitazioni aggiuntive ai guariti.

4.Adozione e affidamento: Le persone che desiderano adottare un minore non devono rivelare patologie oncologiche trascorse, se sono guarite da più di 10 anni (ridotti a 5 anni per chi ha avuto la malattia prima dei 21 anni). Questo permette di eliminare barriere all’adozione legate al passato medico.

Come ottenere il certificato di oblio oncologico

Il certificato di oblio oncologico può essere richiesto seguendo le indicazioni pubblicate dal Garante della Privacy nel vademecum del 9 agosto 2024. Il certificato, emesso da strutture sanitarie accreditate o medici del Servizio sanitario nazionale, attesta che la persona è guarita da più di 10 anni senza recidive.

Il diritto all’oblio oncologico rappresenta una svolta significativa per le persone guarite dal cancro, che ora possono accedere a servizi e opportunità lavorative senza subire discriminazioni legate alla loro condizione pregressa. Questo diritto protegge la privacy dei cittadini e promuove una maggiore equità nei concorsi pubblici, nei servizi bancari e nelle procedure di adozione.

Il certificato di oblio oncologico è uno strumento essenziale per garantire che il passato medico non influisca più sulla vita quotidiana e sulle opportunità future dei guariti.

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