Ci sono grandi piani per Dogecoin.
La Dogecoin Foundation sta esplorando una potenziale transizione DOGE verso il modello di mining Proof-of-Stake, ma quando potrebbe essere questa versione?
Proof-of-Work e Dogecoin sono stati pesantemente criticati a causa del loro ampio fabbisogno energetico. Il mining di Dogecoin richiede ai minatori di verificare le transazioni risolvendo algoritmi complessi che utilizzano collettivamente una quantità significativa di energia. Proof-of-Stake, nel frattempo, consuma meno energia
Dogecoin, che attualmente impiega un modello di mining proof of work, ha annunciato l’anno scorso una collaborazione con il co-fondatore di Ethereum Vitalik Buterin per lavorare su una potenziale transizione PoS. Ecco cosa sappiamo finora.
Dogecoin Proof-Of-Stake Data di rilascio
Secondo la cronologia della mappa dei sentieri della Dogecoin Foundation rilasciata per la prima volta a dicembre, la Dogecoin Foundation collaborerà con il co-fondatore di Ethereum Vitalik Buterin per lavorare su una proposta Proof-of-Stake.
La mappa dei sentieri sottolinea inoltre che la nuova transizione da PoW a PoS potrebbe presto essere svelata nel 2022. Tuttavia, una data ufficiale deve ancora essere annunciata dalla fondazione.
Cos’è Proof-of-Stake
Il modello di mining Proof-of-Stake è un protocollo che supporta il mining di criptovaluta in modo più efficiente dal punto di vista energetico.
Uno degli elementi chiave del consenso minerario Proof-of-Stake è la sua capacità di consentire agli utenti di scommettere la propria criptovaluta per diventare un validatore sulla rete. Ciò contribuisce alla convalida di nuovi blocchi.
Poiché questo si basa sul picchettamento delle monete detenute, piuttosto che sulla pura potenza computazionale, il protocollo non si basa su un’attività ad alta intensità energetica, rendendolo più rispettoso dell’ambiente agli occhi di alcuni. Ethereum 2.0 è attualmente in fase di transizione verso PoS, ad esempio.
