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Giovani italiani e risparmio: una sfida in un mercato del lavoro precario

Il contesto economico attuale per i giovani italiani

Il mercato del lavoro in Italia si presenta come un terreno difficile per i giovani, caratterizzato da contratti precari e salari che non riescono a garantire un tenore di vita dignitoso. Questo scenario rende complicato non solo affrontare le spese quotidiane, ma anche risparmiare e pianificare un futuro finanziario sicuro. I Millennial e la Generazione Z si trovano a dover fare i conti con un aumento dei costi della vita che incide pesantemente sulle loro possibilità di risparmio.

Le principali barriere al risparmio

Secondo un sondaggio condotto da Gimme5, il 50,8% dei giovani italiani indica l’aumento dei prezzi come il principale ostacolo al risparmio. Altri fattori significativi includono emergenze finanziarie impreviste (34,1%) e la mancanza di disponibilità economiche (31,4%). Inoltre, il mancato controllo delle spese e gli acquisti d’impulso contribuiscono a una situazione già critica. Nonostante il 79% degli intervistati consideri il risparmio fondamentale, solo il 54% riesce a mettere da parte denaro con regolarità, evidenziando un divario preoccupante tra intenzioni e realtà.

Disoccupazione giovanile e precarietà lavorativa

L’Italia si colloca al terzo posto in Europa per tasso di disoccupazione giovanile, superando il 18%, un dato ben al di sopra della media europea. La precarietà dei contratti è un fenomeno che colpisce in particolare i giovani: nel 2023, il 33,4% dei lavoratori tra i 15 e i 34 anni è impiegato con contratti a termine. Questa situazione non solo limita le opportunità di lavoro, ma influisce anche negativamente sulla capacità di risparmio, creando un circolo vizioso difficile da rompere.

Le retribuzioni e il potere d’acquisto

Le retribuzioni in Italia sono inferiori rispetto alla media europea, con un reddito lordo pro capite di circa 33.000 euro annui, rispetto ai 40.000 euro degli altri Paesi europei. Negli ultimi dieci anni, l’Italia ha registrato una diminuzione del 4,5% della retribuzione media annua, mentre l’Europa ha visto un incremento. A questo si aggiunge l’effetto dell’inflazione, che ha eroso il potere d’acquisto dei giovani italiani del 6,4% dal 2021, rendendo ancora più difficile il risparmio.

Conclusioni e prospettive future

Il quadro economico attuale per i giovani italiani è preoccupante e richiede un intervento urgente da parte delle istituzioni. È fondamentale creare politiche che favoriscano l’occupazione stabile e retribuzioni adeguate, per garantire un futuro migliore alle nuove generazioni. Solo così sarà possibile invertire la tendenza e permettere ai giovani di costruire un futuro finanziario solido e sicuro.

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