Le tipologie di investimento sono davvero tante, anche perché differiscono non soltanto per la quantità del capitale a disposizione, ma anche per le strategie applicate per gli obiettivi che si vogliono raggiungere. In ogni caso di solito, quando si fa un investimento, non si fa altro che spostare in là nel tempo il relativo potere di acquisto che si potrebbe avere con una certa somma di denaro. È proprio nell’ottica del potere d’acquisto differito nel tempo che va letta la disponibilità di investimenti che è possibile realizzare. È come se rinunciamo ai consumi immediati, per poi spostarli in vista di consumi futuri. Ma quali sono i parametri per definire gli investimenti? Scopriamone di più.
I parametri fondamentali per gli investimenti
Gli italiani hanno cambiato in questi ultimi tempi le abitudini anche per quanto riguarda gli investimenti. Infatti molti si rivolgono ad internet proprio per la possibilità di ottenere una rendita più alta, attraverso vari metodi, come per esempio i gratta e vinci online e le altre forme che possano consentire di guadagnare nel tempo.
Infatti proprio l’orizzonte temporale è uno dei fattori chiave che caratterizzano gli investimenti, insieme al rendimento e al rischio. Il rendimento è la differenza tra quanto si investe e quanto si ottiene alla fine dall’operazione. Il rischio consiste nell’eventualità che la somma ottenuta dall’investimento sia molto diversa rispetto a quella che ci si aspetti all’inizio.
L’orizzonte temporale rappresenta, invece, la durata dell’investimento stesso. Più precisamente costituisce l’intervallo di tempo in base al quale sposti in avanti le disponibilità, per poter effettuare dei consumi.
L’elemento fondamentale in tutto questo è chiaramente costituito dall’incertezza ed è logico che gli investimenti più rischiosi sono quelli per i quali è molto difficile prevedere il rendimento già nel momento in cui si investe una somma di denaro. Quindi possiamo dire che in ambito finanziario gli esperti distinguono, in base a questo valore, investimenti a maggior rischio, rappresentati tipicamente dalle azioni, e quelli a minor rischio, che è costituito dai titoli di Stato a breve scadenza.
Quali sono gli obiettivi degli investimenti
Per ogni situazione gli obiettivi di rendimento possono essere diversi, visto che cambiano anche a seconda delle intenzioni e delle persone specifiche che fanno le operazioni.
Per esempio un investimento può avere il fine di rimpinguare il reddito annuale e quindi dovrà essere fatto in modo che garantisca un reddito sicuro. Non è detto però che tutti investano per le stesse ragioni. Infatti c’è chi si pone obiettivi da realizzare in futuro, come per esempio la scuola per i figli, la casa e la pensione, e altri che invece tendono a puntare più sulla crescita del capitale.
Generalmente c’è anche chi tende a bilanciare le due componenti, in modo da avere sia disponibilità economica per degli obiettivi da realizzare a lungo periodo sia per poter avere un capitale più ampio di cui disporre.
A seconda dell’obiettivo che si vuole realizzare si possono scegliere varie tipologie di investimenti. Esistono per esempio i fondi di investimento monetari, i certificati di deposito, le obbligazioni a breve termine. In genere questi rappresentano degli investimenti più sicuri, più stabili, ma hanno una bassa potenzialità di crescita nel tempo.
Invece, per esempio, le obbligazioni di lungo termine offrono un reddito annuale più alto, ma sono soggette ad una minore protezione del capitale. C’è anche chi sceglie di investire in azioni di società piuttosto solide in settori già affermati oppure chi sceglie di partecipare a delle azioni che vengono definite in gergo tecnico di crescita aggressiva, come per esempio impegnandosi in società emergenti e mercati nuovi. Le azioni di società possono rappresentare un reddito annuale meno certo, perché i dividendi non sono comunque sicuri.