Stagnazione del Pil britannico nel terzo trimestre
Nel terzo trimestre del 2024, il Prodotto Interno Lordo (Pil) del Regno Unito ha mostrato una stagnazione sorprendente, non registrando alcuna crescita rispetto al trimestre precedente. Questa revisione al ribasso, rispetto alla prima stima di un incremento dello 0,1%, ha sollevato preoccupazioni tra gli economisti e gli investitori. La crescita del trimestre precedente era stata dello 0,4%, suggerendo un rallentamento significativo dell’attività economica.
Analisi della crescita annuale
Su base annuale, il Pil ha riportato un incremento dello 0,9%, inferiore alle aspettative di un 1%. Questo dato è in ribasso rispetto alla prima lettura dell’1% e si confronta con il 0,7% del secondo trimestre. Tali risultati evidenziano una tendenza preoccupante per l’economia britannica, che potrebbe essere influenzata da fattori esterni come l’incertezza geopolitica e le sfide legate all’inflazione.
Impatto sui mercati finanziari
Le notizie sulla stagnazione del Pil hanno avuto un impatto immediato sui mercati finanziari. Le principali Borse europee hanno aperto la settimana delle festività natalizie con ribassi intorno a mezzo punto percentuale. A Piazza Affari, il Ftse Mib ha scambiato in ribasso dello 0,5%, attestandosi a 33.600 punti. Tuttavia, nonostante il clima di incertezza, alcuni titoli hanno mostrato segni di resilienza, con acquisti in particolare su aziende come Leonardo (+2,2%), Inwit (+0,3%) e Prysmian (+0,3%).
Prospettive future per l’economia britannica
Le prospettive per l’economia britannica nel breve termine rimangono incerte. Gli analisti avvertono che la stagnazione del Pil potrebbe portare a una revisione delle politiche monetarie da parte della Banca d’Inghilterra, con possibili effetti sui tassi di interesse. Inoltre, le aziende potrebbero affrontare sfide crescenti nel mantenere la crescita in un contesto di inflazione elevata e domanda interna debole. È fondamentale monitorare gli sviluppi economici nei prossimi mesi per comprendere meglio le direzioni future del mercato.