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Indagini su Dhl Express Italy: sfruttamento e evasione fiscale nel settore logistico

Il contesto delle indagini

Il settore della logistica in Italia è attualmente sotto la lente d’ingrandimento della magistratura, con particolare attenzione rivolta a Dhl Express Italy. Le indagini, condotte dalla Procura di Milano, hanno portato alla luce presunti casi di evasione fiscale e sfruttamento dei lavoratori. La Guardia di Finanza ha sequestrato 46,8 milioni di euro a carico della società, un’azione che evidenzia la gravità delle accuse mosse.

Le autorità hanno effettuato controlli in 45 hub e aziende in tutto il Paese, coinvolgendo 30 province, tra cui Milano, Torino e Napoli. Questi interventi hanno rivelato irregolarità significative, con diverse sedi di Dhl Express visitate da finanzieri, carabinieri e funzionari dell’INPS. Le indagini si concentrano non solo sul mancato pagamento dell’IVA e dei contributi, ma anche su pratiche di caporalato.

Le irregolarità riscontrate

Durante le operazioni, sono stati controllati oltre 900 lavoratori, con interviste a più di 670 di essi. Le domande riguardavano turni di lavoro, modalità operative e retribuzioni. Inoltre, sono stati esaminati 538 mezzi e 51 società appaltatrici, con 15 di queste risultate non conformi alle normative di sicurezza e formazione. In provincia di Milano, sono stati identificati 7 lavoratori in condizioni di sfruttamento, di cui 3 assunti in nero.

Le indagini hanno portato a 11 denunce nei confronti di titolari e legali rappresentanti delle ditte ispezionate. La Procura ha parlato di “serbatoi di manodopera”, un termine che descrive aziende che attingono a manodopera non regolamentata, approfittando delle condizioni di vulnerabilità economica e sociale dei lavoratori, in particolare degli immigrati.

Le conseguenze per il settore logistico

Le pratiche di esternalizzazione della manodopera, spesso utilizzate per ridurre i costi, stanno creando una concorrenza sleale nei confronti delle aziende che rispettano le normative. La Procura di Milano ha avviato 14 inchieste simili dal 2021, evidenziando un problema sistemico nel settore. Le cooperative false, che operano al di fuori delle regole, tendono a fallire, lasciando i lavoratori senza protezioni e diritti.

Le indagini non si limitano a Dhl Express; anche altre importanti aziende come Gs del gruppo Carrefour, Esselunga, Ups e Amazon sono state coinvolte. Questo scenario mette in luce la necessità di una maggiore vigilanza e regolamentazione nel settore della logistica, per garantire il rispetto dei diritti dei lavoratori e la legalità fiscale.

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