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La minaccia del malware SparkCat: un pericolo per i possessori di criptovalute

Introduzione al malware SparkCat

Nel mondo della sicurezza informatica, la comparsa di nuove minacce è un fenomeno costante. Tra queste, il malware SparkCat ha attirato l’attenzione di esperti e utenti per la sua sofisticatezza e per il modo in cui riesce a infiltrarsi nei dispositivi. Questo virus, camuffato all’interno di applicazioni apparentemente innocue, ha come obiettivo principale i possessori di criptovalute, un bersaglio sempre più ambito dai criminali informatici.

Come funziona SparkCat

SparkCat utilizza una tecnologia avanzata di Optical Character Recognition (OCR), normalmente impiegata per riconoscere e analizzare testi in immagini. Tuttavia, in questo caso, il malware sfrutta l’OCR per esaminare le immagini memorizzate sui dispositivi infetti, cercando screenshot contenenti le frasi di recupero dei wallet di criptovalute. Queste frasi, composte da una sequenza di 12-24 parole, sono fondamentali per accedere ai wallet e, se compromesse, possono portare alla perdita totale degli asset digitali.

Le applicazioni coinvolte

Le app che si sono rivelate infette includono servizi di food delivery come ComeCome e assistenti AI come AnyGPT e WeTink. Su Google Play Store, le applicazioni compromesse hanno registrato oltre 242.000 download, mentre su Apple App Store si tratta del primo caso documentato di malware basato su OCR. Questo solleva interrogativi sulla sicurezza delle piattaforme, tradizionalmente considerate più protette, come il “walled garden” di Apple.

Implicazioni per la sicurezza delle criptovalute

La scoperta di SparkCat ha messo in luce le vulnerabilità anche nei sistemi più sicuri. Gli esperti non hanno ancora determinato se l’infezione sia il risultato di un attacco alla catena di distribuzione delle app o se ci sia stata una complicità da parte degli sviluppatori. Inoltre, resta da chiarire il numero effettivo di wallet compromessi, il che rappresenta un serio rischio per la sicurezza delle criptovalute. Gli utenti devono essere consapevoli dei pericoli e adottare misure preventive per proteggere le proprie informazioni sensibili.

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