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L’integrazione bancaria in Europa: sfide e opportunità per il futuro

Il contesto attuale dell’integrazione bancaria europea

Negli ultimi anni, l’Unione Europea ha affrontato numerose sfide nel settore bancario, specialmente dopo la crisi finanziaria globale. L’acquisto di una quota azionaria di Commerzbank da parte di Unicredit ha riacceso il dibattito sull’importanza di completare l’unione bancaria e migliorare l’integrazione dei mercati finanziari. Questo processo è fondamentale per garantire che l’area dell’Euro possa operare come un’unica giurisdizione, eliminando le barriere che ostacolano la fluidità delle operazioni bancarie.

Nonostante i progressi, il sistema bancario europeo presenta ancora molte inefficienze. Le difficoltà nel massimizzare le sinergie in termini di liquidità e capitale tra le banche di diversi stati membri sono evidenti. Le normative attuali, sebbene siano state sviluppate per rispondere alle lacune emerse durante le crisi passate, non sono sufficienti per garantire un’integrazione efficace.

Le sfide della regolamentazione e della vigilanza

La regolamentazione bancaria in Europa è complessa e frammentata. Gli organismi di vigilanza nazionali spesso non seguono un manuale di istruzioni comune, creando confusione e inefficienze. La mancanza di un sistema normativo uniforme rende difficile per le banche operare in modo trasfrontaliero, limitando le opportunità di fusione e acquisizione necessarie per competere con le grandi istituzioni finanziarie americane e asiatiche.

Inoltre, la governance delle autorità europee di vigilanza non è sempre efficiente. La creazione di un sistema di vigilanza unico ha rappresentato un passo avanti, ma è necessario un ulteriore sviluppo per garantire che le regole siano applicabili a tutti gli intermediari di rilevanza sistemica. Solo così si potrà realizzare un vero libro unico delle regole, essenziale per un mercato bancario integrato.

Verso un mercato dei capitali europeo più forte

Un altro aspetto cruciale dell’integrazione bancaria è la realizzazione di un mercato dei capitali europeo. Attualmente, l’economia europea è eccessivamente dipendente dal credito bancario, il che limita le possibilità di finanziamento per le trasformazioni digitali e l’innovazione. È fondamentale diversificare le fonti di finanziamento, e un mercato dei capitali robusto può svolgere un ruolo chiave in questo processo.

I progetti di completamento dell’unione bancaria e di creazione di un mercato dei capitali europeo devono essere visti come complementari. La realizzazione di un “ventottesimo regime” che uniformi le normative per i grandi intermediari potrebbe rappresentare una soluzione pragmatica per superare le attuali barriere. Senza interventi rapidi e decisivi, il rischio è che l’integrazione bancaria in Europa rimanga incompleta, con conseguenze negative per l’intera economia.

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