Un avvio positivo per i mercati europei
La giornata di oggi ha visto un significativo rialzo delle borse europee, trainate dall’apertura positiva di Wall Street. I dati sull’inflazione statunitense, che hanno superato le aspettative, hanno contribuito a creare un clima di fiducia tra gli investitori. In particolare, il Ftse Mib di Piazza Affari ha chiuso con un progresso dell’1,5%, raggiungendo i 35.646 punti. Questo trend rialzista è stato sostenuto anche dai risultati delle prime trimestrali delle banche, che hanno mostrato performance superiori alle attese.
Performance delle aziende in evidenza
Tra i titoli in evidenza, Iveco Group ha registrato un incremento del 6%, grazie a una promozione da parte di Kepler Cheuvreux, che ha alzato il target price da 11 a 11,5 euro. Anche Prysmian ha visto un aumento del 4,4%. Tuttavia, non tutte le aziende hanno beneficiato di questo clima positivo: Saipem ha subito un calo del 4,9%, a causa di difficoltà nella realizzazione di un parco eolico al largo della costa nord-occidentale della Francia.
Analisi dell’inflazione e impatti sui mercati
I dati sull’inflazione statunitense hanno mostrato un’accelerazione al 2,9%, ma l’indice CPI core ha registrato una crescita mensile dello 0,2%, inferiore alle attese, portando a una sorprendente diminuzione annuale al 3,2%. Questa lettura più moderata ha ridotto le probabilità di un aumento dei tassi da parte della Fed, spingendo i mercati a considerare la possibilità di un secondo taglio nel corso dell’anno. Anche il report sui prezzi al consumo britannici ha mostrato un calo, attestandosi al 2,5%, contribuendo a un clima di maggiore ottimismo.
Implicazioni per il mercato obbligazionario e le materie prime
Il rapporto sull’inflazione ha avuto un impatto significativo anche sul mercato obbligazionario, con il Treasury statunitense che è sceso di circa 12 punti base, portandosi al 4,67%. Lo spread Btp/Bund si è contratto a 113 punti base, con il decennale italiano al 3,68% e il benchmark tedesco al 2,55%. Nel settore delle materie prime, il petrolio Brent ha superato gli 81 dollari al barile, sostenuto dalla riduzione delle previsioni di surplus mondiale da parte dell’IEA e dalla diminuzione delle scorte di greggio statunitensi per l’ottava settimana consecutiva. Anche l’oro si mantiene sopra i 2.680 dollari l’oncia, mentre nel mercato valutario il cambio euro/dollaro oscilla intorno a 1,03.
Criptovalute in ripresa
Infine, tra le criptovalute, il Bitcoin ha recuperato terreno, riportandosi a 99.000 dollari. Questo recupero è stato accolto con favore dagli investitori, che vedono nella criptovaluta un’opzione interessante in un contesto di incertezze economiche. La giornata si chiude quindi con un clima di ottimismo, con gli investitori che guardano con interesse ai prossimi sviluppi economici e finanziari.