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Un Natale da record per le spese degli italiani
Durante la settimana di Natale del 2023, gli italiani hanno speso circa 9 miliardi di euro, un dato che evidenzia l’importanza di questo periodo festivo per l’economia nazionale. Secondo un rapporto di Confesercenti, nonostante un incremento delle vendite, questo non è stato sufficiente a compensare il rallentamento registrato nella prima metà di dicembre. Tuttavia, l’accelerazione finale degli acquisti ha premiato soprattutto le attività commerciali di vicinato, a discapito dell’e-commerce, per quanto riguarda i regali dell’ultimo minuto.
Le preferenze per i regali e i prodotti alimentari
Il 78% delle imprese intervistate ha riportato un aumento delle vendite rispetto alla settimana precedente. Tra i regali più gettonati, i prodotti e accessori di abbigliamento hanno dominato la classifica, seguiti da prodotti gastronomici, giocattoli, libri e vini. Un dato interessante è che molte famiglie hanno scelto di regalare bottiglie di spumante, con una netta preferenza per le bollicine made in Italy.
Le tradizioni culinarie durante le festività
Per quanto riguarda gli acquisti alimentari, oltre l’80% degli italiani ha celebrato il Natale a casa, con un forte richiamo alle tradizioni culinarie. Il panettone ha superato il pandoro nelle preferenze, mentre i piatti a base di pesce hanno dominato le cene della Vigilia. Nei pranzi di Natale, invece, le specialità di montagna hanno avuto la meglio su quelle di mare. Questo attaccamento alle tradizioni è confermato anche dal fatto che il 56% degli italiani ha deciso di preparare dolci tradizionali locali, riscoprendo antiche ricette.
Il valore della convivialità e delle tradizioni domestiche
Secondo i dati di Coldiretti, quasi il 90% degli italiani ha scelto di festeggiare a casa o presso amici e parenti, sottolineando l’importanza della convivialità. Durante le festività, gli italiani hanno speso 2,8 miliardi di euro in cibi e bevande, con una marcata preferenza per i prodotti a marchio Made in Italy. Le principali voci di spesa includono 920 milioni di euro per pesce, carni e salumi, 600 milioni per spumante e altre bevande alcoliche, e 300 milioni per dolci come panettone e pandoro.
Le aspettative per il futuro
Le imprese auspicano che l’incremento dei consumi continui fino a San Silvestro, con la speranza che un buon andamento delle vendite natalizie possa preludere a un Capodanno positivo. Inoltre, l’avvio dei saldi potrebbe rappresentare un’opportunità per rafforzare le vendite presso le attività locali. La crescente attenzione alla qualità dei prodotti, molti dei quali certificati Dop e Igp, riflette una ricerca di autenticità e sostenibilità nei consumi, elementi sempre più apprezzati dai consumatori italiani.