La Legge di Bilancio 2025 introduce importanti novità per i lavoratori frontalieri e per i rimpatriati, con nuove disposizioni fiscali e previdenziali a partire dal 1° gennaio 2025.
Questa guida illustra i principali cambiamenti e i benefici previsti per chi lavora al confine tra Italia e Svizzera o per chi rientra in Italia dopo un’esperienza lavorativa all’estero.
Novità per i Lavoratori Frontalieri
Dal 2025, i lavoratori frontalieri tra Italia e Svizzera beneficeranno di nuove e importanti agevolazioni, mantenendo la possibilità di svolgere una parte del loro lavoro in modalità di telelavoro senza perdere lo status di frontalieri. Le disposizioni in merito sono state prorogate grazie all’accordo tra Italia e Svizzera, e prevedono che l’attività svolta in telelavoro venga considerata come effettuata presso il datore di lavoro situato nello Stato di impiego.
Fondo per i Comuni di Frontiera: È previsto anche un nuovo fondo per i Comuni di confine, con contributi definiti da criteri che verranno stabiliti nei prossimi mesi. Questo supporto finanziario mira a compensare l’impatto economico legato alla presenza di lavoratori frontalieri.
Telelavoro: I lavoratori che soggiornano per più di 183 giorni all’estero, con rientro settimanale in Italia, potranno continuare a beneficiare delle agevolazioni fiscali previste per i frontalieri, mantenendo lo status e i benefici legati al loro regime fiscale.
Novità per i Lavoratori Rimpatriati
A partire dal 1° gennaio 2025, viene abolito il trattamento di disoccupazione per i lavoratori rimpatriati, previsto dalla Legge n. 402 del 1975. Questa misura offriva un sostegno temporaneo di 180 giorni ai lavoratori italiani rimpatriati senza contratto o licenziati all’estero. Dal 2025, questa indennità non sarà più disponibile per i rimpatriati.
Tempistiche e Entrata in Vigore
Le nuove disposizioni per i frontalieri e i rimpatriati entreranno in vigore il 1° gennaio 2025, data dell’effettiva attuazione della Legge di Bilancio 2025.
Queste novità mirano a migliorare le condizioni lavorative dei frontalieri e a rimodulare i benefici per i rimpatriati, promuovendo sia il telelavoro che il supporto ai Comuni di confine, oltre a razionalizzare gli interventi per chi torna in Italia.