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Opzione Donna 2024: requisiti, quanto si perde, calcolo, domanda e novità

La pensione anticipata Opzione Donna è stata confermata anche per il 2024 con alcuni aggiornamenti importanti. Scopriamo insieme quali sono i nuovi requisiti, come calcolare l’importo della pensione, e quali sono le modalità per presentare la domanda.

Cos’è la pensione Opzione Donna 2024

Opzione Donna è un prepensionamento dedicato esclusivamente alle lavoratrici, sia dipendenti che autonome, che hanno maturato almeno 35 anni di contributi entro la fine del 2023 e che abbiano raggiunto specifiche soglie anagrafiche. Questa misura permette di andare in pensione anticipata nel 2024 con le seguenti età:

  • 61 anni per le lavoratrici senza figli.
  • 60 anni per le lavoratrici con un figlio.
  • 59 anni per le lavoratrici con due o più figli o per coloro licenziate o dipendenti di aziende in crisi.

Opzione Donna è accessibile a lavoratrici in specifiche condizioni, come le caregiver, le invalide civili con una riduzione della capacità lavorativa pari o superiore al 74% e le lavoratrici dipendenti di aziende in crisi.

Requisiti per Opzione Donna 2024

Per beneficiare di Opzione Donna nel 2024, è necessario soddisfare alcuni requisiti contributivi e anagrafici. Oltre ai 35 anni di contributi versati entro il 31 dicembre 2023, le lavoratrici devono trovarsi in una delle seguenti categorie:

  1. Caregiver: devono assistere da almeno 6 mesi un coniuge o un parente di primo grado convivente con disabilità grave (secondo la Legge 104/1992).
  2. Invalide: devono avere un’invalidità civile riconosciuta pari o superiore al 74%.
  3. Dipendenti di aziende in crisi: licenziate o ancora in servizio presso aziende con tavolo di confronto attivo per la gestione della crisi aziendale.

È possibile considerare nel calcolo dei 35 anni di contributi i contributi obbligatori, quelli volontari, da riscatto (incluso il riscatto della laurea), ma sono esclusi i contributi figurativi accreditati per malattia o disoccupazione.

Come cambia Opzione Donna nel 2024

Nel 2024, oltre al requisito contributivo di 35 anni, sono stati aggiornati i requisiti anagrafici. Ora, le lavoratrici devono avere:

  • 61 anni senza figli.
  • 60 anni con un figlio.
  • 59 anni con due o più figli, o se licenziate o dipendenti di aziende in crisi.

Questi requisiti anagrafici non subiranno adeguamenti legati all’aspettativa di vita, come avviene per altre forme di pensionamento.

Calcolo della pensione

Chi sceglie Opzione Donna accetta che la pensione sia calcolata interamente con il sistema contributivo, anche se ha versato contributi prima del 1996, periodo coperto dal sistema retributivo. Il calcolo contributivo si basa sui contributi versati durante la carriera lavorativa, applicando al montante contributivo il coefficiente di trasformazione in base all’età della lavoratrice al momento del pensionamento.

Quanto si perde con Opzione Donna

Poiché il calcolo contributivo non tiene conto degli stipendi percepiti, le lavoratrici che scelgono Opzione Donna possono subire una riduzione significativa dell’importo pensionistico. Questa penalizzazione può variare tra il 25% e il 35% rispetto alla pensione che avrebbero ricevuto con il sistema retributivo.

Come fare domanda per Opzione Donna 2024

La domanda per Opzione Donna 2024 va presentata online tramite il portale INPS o rivolgendosi ai patronati. È necessario avere accesso con credenziali:

  • SPID.
  • CNS (Carta Nazionale dei Servizi).
  • CIE (Carta di Identità Elettronica).

La richiesta può essere inoltrata anche tramite il contact center dell’INPS.

Finestra mobile e decorrenza della pensione

Una volta maturati i requisiti, le lavoratrici devono attendere una finestra mobile per poter ricevere la pensione. Per le lavoratrici dipendenti, il periodo di attesa è di 12 mesi, mentre per le autonome è di 18 mesi. Le prime finestre di decorrenza si apriranno rispettivamente a febbraio e agosto 2024.

Chi può andare in pensione con Opzione Donna nel 2025

Secondo le previsioni del Governo, Opzione Donna sarà prorogata anche nel 2025, ma con ulteriori restrizioni. Potrebbero esserci requisiti anagrafici più elevati e criteri di accesso più stringenti, soprattutto per quanto riguarda le lavoratrici caregiver o appartenenti a nuclei familiari con disabili.

Opzione Donna rimane una valida opzione per le lavoratrici che desiderano andare in pensione anticipata, ma è importante essere consapevoli delle riduzioni nell’importo della pensione e rispettare tutti i requisiti specifici previsti dalla legge.

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