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Parità di Genere 2024: Guida All’Esonero Contributivo, Requisiti e Domande

Fino al 15 ottobre 2024 è possibile richiedere l’esonero contributivo per la parità di genere.

Si tratta di uno sgravio dell’1% sui contributi previdenziali, fino a un massimo di 50.000 euro annui, destinato ai datori di lavoro privati che abbiano ottenuto la certificazione di parità di genere entro il 31 dicembre 2023.

In questa guida, vedremo in dettaglio cos’è l’esonero contributivo per la parità di genere, come funziona, chi può richiederlo e quali sono i requisiti per accedere a questo beneficio.

Cos’è l’Esonero Contributivo Parità di Genere

L’esonero contributivo parità di genere è un’agevolazione che consiste in uno sgravio dell’1% sui contributi previdenziali dovuti dal datore di lavoro, con un tetto massimo di 50.000 euro all’anno. È destinato alle aziende che hanno ottenuto la certificazione della parità di genere entro il 31 dicembre 2023. La certificazione attesta l’impegno dell’azienda nel ridurre le disparità di genere, promuovendo la parità salariale e di opportunità tra uomini e donne.

Il beneficio è disciplinato dal Decreto Interministeriale del 20 ottobre 2022 ed è gestito dall’INPS, in collaborazione con il Ministero del Lavoro e altri enti.

Chi Ha Diritto all’Esonero

Possono beneficiare dell’esonero contributivo i datori di lavoro del settore privato, inclusi enti pubblici economici e aziende speciali, che abbiano ottenuto la certificazione della parità di genere. Tra i soggetti ammessi troviamo:

  • Aziende private, anche non imprenditoriali;
  • Enti pubblici economici e istituti autonomi case popolari;
  • Aziende che, in seguito a processi di privatizzazione, sono diventate società di capitali;
  • Ex IPAB trasformati in associazioni o fondazioni di diritto privato.

Sono esclusi dal beneficio i datori di lavoro pubblici e gli enti che non rientrano tra le categorie indicate. Inoltre, l’esonero non riguarda i contributi dovuti all’INAIL o altri fondi specifici non previdenziali.

Quando e Come Richiedere l’Esonero

Per richiedere l’esonero contributivo, le aziende che hanno ottenuto la certificazione della parità di genere entro il 31 dicembre 2023 devono presentare domanda entro il 15 ottobre 2024. La scadenza è stata prorogata rispetto alla data iniziale del 30 aprile 2024.

La domanda deve essere presentata all’INPS tramite il modulo online “PAR_GEN”, disponibile nel “Portale delle Agevolazioni” sul sito dell’INPS. Per accedere al portale, è necessario autenticarsi con le credenziali CNS, SPID o CIE.

Nel caso di errori nella compilazione della domanda, l’INPS ha fornito la possibilità di correggere le informazioni inserite entro il termine di scadenza.

Come Funziona lo Sgravio Contributivo

Lo sgravio contributivo è pari all’1% dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, con un limite massimo di 50.000 euro annui, riparametrato su base mensile. L’esonero è valido per i mesi di effettiva certificazione della parità di genere. L’INPS erogherà l’esonero solo in caso di regolarità contributiva dell’azienda e in assenza di provvedimenti sospensivi da parte dell’Ispettorato del lavoro.

Il datore di lavoro potrà verificare lo stato della domanda e l’effettivo esonero tramite il “Portale delle Agevolazioni” dell’INPS. Il lavoratore potrà invece verificare l’applicazione dello sgravio consultando la busta paga.

Contributi Esclusi dall’Esonero

L’INPS ha chiarito che lo sgravio contributivo si applica esclusivamente ai contributi previdenziali a carico del datore di lavoro. Sono esclusi dall’esonero i seguenti contributi:

  • Premi e contributi dovuti all’INAIL;
  • Contributi al Fondo TFR e altri fondi speciali;
  • Contributi ai fondi di solidarietà intersettoriali e territoriali.

L’esonero non si applica quindi ai contributi non strettamente previdenziali.

A Quanto Ammonta lo Sgravio

L’esonero contributivo può raggiungere un massimo di 50.000 euro annui, riparametrati su base mensile, pari a un massimo di 4.166,66 euro al mese. Lo sgravio è cumulabile con altri benefici contributivi, salvo divieti specifici previsti da altre agevolazioni.

Inoltre, l’esonero non rientra tra gli aiuti di Stato regolati dal Trattato sul funzionamento dell’Unione europea.

Controlli e Sanzioni

Le domande per l’esonero saranno soggette a verifica da parte dell’INPS. Qualora un’azienda abbia beneficiato indebitamente dell’esonero, dovrà restituire i contributi non versati e sarà soggetta alle sanzioni previste dalla legge. In caso di revoca della certificazione di parità di genere, l’azienda è obbligata a comunicarlo tempestivamente all’INPS.

L’esonero contributivo per la parità di genere 2024 rappresenta un incentivo importante per le aziende che promuovono la parità di genere. Ricordati di presentare la domanda entro il 15 ottobre 2024 e di seguire le istruzioni dell’INPS per ottenere lo sgravio sui contributi.

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