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Pensione a 70 Anni per i Dipendenti Pubblici dal 2025: Requisiti, Calcolo e Novità

Nel 2025 potrebbe entrare in vigore una nuova possibilità per i dipendenti pubblici: la pensione a 70 anni. La proposta è attualmente in fase di valutazione da parte del Ministero della Pubblica Amministrazione e del Ministero dell’Economia, e potrebbe essere inserita nella Legge di Bilancio del 2025. Vediamo nel dettaglio come funziona questa proposta, i requisiti richiesti, come sarà calcolata la pensione e le novità attese.

Cosa Prevede la Proposta di Pensione a 70 Anni per gli Statali

La proposta mira a permettere ai dipendenti pubblici di estendere la loro attività lavorativa oltre l’età pensionabile attuale di 65 o 67 anni. In particolare, sarà possibile proseguire fino a 70 anni, soprattutto per alcune figure strategiche e dirigenziali, con l’obiettivo di supportare i nuovi assunti e garantire continuità nelle funzioni amministrative.

Tuttavia, l’accesso alla pensione a 70 anni sarà limitato. Si prevede che non più del 10% delle facoltà assunzionali in una determinata amministrazione pubblica possa usufruire di questa opportunità. Ciò significa che, se nel 2025 saranno assunti circa 170.000 dipendenti pubblici, solo 17.000 lavoratori potranno decidere di prolungare la loro carriera fino a 70 anni.

Come Funziona la Pensione a 70 Anni per i Dipendenti Pubblici

La possibilità di restare in servizio fino ai 70 anni sarà volontaria e subordinata a specifiche necessità organizzative della Pubblica Amministrazione. Ciò significa che il dipendente non potrà decidere autonomamente di continuare a lavorare, ma dovrà ricevere l’approvazione dell’amministrazione, che valuterà se esistono le condizioni organizzative per prolungare il rapporto di lavoro.

È importante sottolineare che la proposta non modifica i requisiti per la pensione di vecchiaia, ma introduce una possibilità aggiuntiva per coloro che desiderano restare attivi oltre i 65 o 67 anni.

Requisiti per Accedere alla Pensione a 70 Anni

Per poter usufruire della pensione a 70 anni, i dipendenti pubblici dovranno aver raggiunto l’età pensionabile ordinaria:

  • 65 anni per chi ha già maturato i requisiti contributivi minimi
  • 67 anni per chi rientra nell’età ordinaria prevista dalla pensione di vecchiaia

Solo dopo aver raggiunto queste età, i dipendenti pubblici potranno presentare richiesta per prolungare la loro attività fino ai 70 anni, previa approvazione della Pubblica Amministrazione.

Come si Calcola la Pensione a 70 Anni per gli Statali

Il calcolo della pensione per chi sceglie di continuare a lavorare fino a 70 anni seguirà le stesse regole del sistema pensionistico attuale. Il metodo di calcolo dipende dall’anzianità contributiva maturata al 31 dicembre 1995. I lavoratori possono quindi essere soggetti a due diversi sistemi di calcolo:

  1. Sistema contributivo: applicato a coloro che non hanno anzianità contributiva prima del 31 dicembre 1995 o a chi rientra nelle regole del contributivo applicabile dal 1° gennaio 2012.
  2. Sistema retributivo o misto: per i lavoratori con anzianità contributiva al 31 dicembre 1995, parte della pensione sarà calcolata con il sistema retributivo e parte con il sistema contributivo.

Per maggiori dettagli sul calcolo della pensione, è possibile consultare le linee guida specifiche del sistema pensionistico pubblico.

Quando Entrerà in Vigore la Pensione a 70 Anni

Se la proposta verrà approvata, la possibilità di andare in pensione a 70 anni per i dipendenti pubblici dovrebbe entrare in vigore a partire dal 2025, insieme alla nuova Legge di Bilancio. Non appena la misura sarà ufficializzata, verranno forniti ulteriori dettagli e le modalità di presentazione delle richieste.

Novità per la Riforma delle Pensioni 2025

Nel 2025, oltre alla pensione a 70 anni, il governo sta valutando altre riforme che potrebbero influenzare il sistema pensionistico. Si parla di un possibile stop alle pensioni anticipate, modifiche alla Quota 103 con importi ridotti, e un possibile ripensamento dell’Opzione Donna. Inoltre, sono allo studio misure per incentivare l’adesione ai fondi pensione privati, come la possibilità di destinare il TFR (Trattamento di Fine Rapporto) ai fondi pensionistici.

La riforma del 2025 potrebbe anche confermare l’attuale sistema di pensione anticipata ordinaria e quella per i lavoratori precoci, ma tutto dipenderà dalle risorse disponibili.

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