in

Petrolio in calo: analisi delle recenti tensioni in Medio Oriente

Il contesto attuale del mercato petrolifero

Il mercato del petrolio sta attraversando un periodo di incertezze, con il prezzo del Brent che si attesta sotto i 73 dollari al barile e il WTI vicino ai 69 dollari. Queste fluttuazioni sono state influenzate da recenti eventi geopolitici, in particolare gli attacchi israeliani contro obiettivi militari in Iran. Sebbene tali attacchi abbiano suscitato preoccupazioni iniziali, la scelta di evitare le infrastrutture petrolifere ha portato a un recupero parziale delle perdite nel mercato.

Le reazioni del mercato e le previsioni

Le reazioni del mercato sono state immediate. Citigroup ha rivisto al ribasso le sue previsioni sul prezzo del Brent, evidenziando una diminuzione dei rischi associati al conflitto in Medio Oriente. Nonostante le tensioni, l’industria petrolifera iraniana ha continuato a operare normalmente, senza segni di una risposta immediata da parte di Teheran. Questo ha contribuito a stabilizzare il mercato, spostando l’attenzione su fattori come l’offerta abbondante e le preoccupazioni relative alla domanda cinese.

Prospettive future e decisioni dell’OPEC+

Guardando al futuro, l’OPEC+ ha annunciato l’intenzione di ripristinare gradualmente la produzione di petrolio a partire da dicembre. Questo piano sarà oggetto di discussione durante l’incontro del 1° dicembre, dove i produttori valuteranno la politica di output per il 2025. Le aspettative di un aumento della produzione potrebbero influenzare ulteriormente i prezzi del petrolio, soprattutto in un contesto di domanda incerta proveniente dalla Cina, il più grande importatore di greggio al mondo.

?attachment id=52968

Elezioni negli Usa e in Giappone: cosa aspettarsi nei prossimi mesi

?attachment id=52974

Mps: Fitch migliora il rating, attesa per i conti del terzo trimestre