Il Piano Transizione 5.0 è un programma innovativo che mira a sostenere le imprese nel processo di transizione energetica e digitale.
Il piano introduce una serie di aiuti e incentivi per favorire investimenti sostenibili, riducendo i consumi energetici delle unità produttive almeno del 3% o del 5%. Di seguito, una guida dettagliata su cosa prevede il Decreto attuativo del Piano Transizione 5.0, a chi si rivolge e le novità introdotte.
Cos’è il Piano Transizione 5.0
Il Piano Transizione 5.0 è un nuovo programma volto a promuovere la digitalizzazione e la decarbonizzazione delle imprese italiane. Incentiva investimenti privati in beni e attività digitali e di autoproduzione di energia da fonti rinnovabili. Potenziato dal Decreto PNRR convertito in legge 2024, il piano include un nuovo credito d’imposta per le imprese che investono in attività digitali e formazione del personale.
Obiettivi del Piano
Il principale obiettivo del Piano Transizione 5.0 è supportare la trasformazione dei processi produttivi verso un modello energetico efficiente e sostenibile. Il piano prevede un risparmio energetico di 0,4 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio nel periodo 2024-2026. Inoltre, mira a valutare l’efficacia degli investimenti del PNRR e le possibili sinergie con altre fonti di finanziamento dell’UE entro il 31 agosto 2026.
Cosa prevede il Decreto attuativo
Il Decreto attuativo del Piano Transizione 5.0 stabilisce le modalità di accesso agli incentivi e le regole per la loro applicazione. Ecco i punti principali:
- Credito d’imposta: le aziende che investono nella transizione digitale e green possono beneficiare di un credito d’imposta, noto come bonus transizione energetica 5.0.
- Investimenti ammessi: finanziamenti per investimenti in beni materiali e immateriali che riducono i consumi energetici almeno del 3% o del 5%.
- Durata degli aiuti: gli incentivi sono validi per investimenti effettuati dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2025.
- Formazione: obbligo di formazione per le imprese sul tema della transizione energetica e green.
- Controllo e monitoraggio: modalità di controllo dell’effettivo risparmio energetico conseguito dalle imprese.
- Sanzioni: sanzioni in caso di mancato rispetto degli obblighi previsti.
- Certificazione energetica: accesso ai benefici fiscali per le imprese che aderiscono al sistema di certificazione energetica.
- Categorie abilitate: soggetti abilitati alla certificazione tecnica.
Come richiedere il bonus
Per accedere al bonus digitalizzazione imprese 2024, le imprese devono inviare una richiesta telematica utilizzando il modello standardizzato disponibile sul sito del Gestore dei Servizi Energetici (GSE). La procedura prevede:
- Comunicazione preventiva: l’impresa trasmette al GSE le informazioni dettagliate del progetto di innovazione.
- Verifica e prenotazione: il GSE verifica i dati e comunica l’importo del credito d’imposta prenotato entro 5 giorni dalla trasmissione.
- Comunicazioni periodiche: l’impresa invia aggiornamenti periodici sull’avanzamento del progetto, ricevendo conferma del credito prenotato dal GSE.
- Completamento del progetto: entro il 28 febbraio 2026, l’impresa comunica il completamento del progetto. Il GSE verifica i dati e conferma l’importo del credito d’imposta utilizzabile in compensazione entro 10 giorni.
Spese ammissibili
Sono agevolabili gli investimenti in beni materiali e strumentali nuovi, come macchinari, impianti e attrezzature, software, sistemi e piattaforme per l’efficienza energetica, e formazione del personale nelle tecnologie digitali ed energetiche.
Quando parte il bonus
Il bonus transizione energetica 5.0 sarà attivo probabilmente da luglio 2024, in seguito alla pubblicazione del Decreto attuativo del Piano Transizione 5.0 in gazzetta ufficiale.
Risorse stanziate
Per questa misura, il governo ha stanziato 6,4 miliardi di euro, in aggiunta ai 6,3 miliardi previsti dalla Legge di Bilancio 2024. I fondi provengono dal PNRR e dal Fondo Next Generation EU-Italia.