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PNRR: cos’è il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) rappresenta il piano strategico del governo italiano per promuovere la ripresa economica dopo la pandemia di Covid-19, utilizzando i fondi stanziati dall’Unione Europea attraverso il programma Next Generation EU. Questo piano, che durerà fino al 2026, è essenziale per lo sviluppo verde e digitale del Paese.

Cos’è il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)

Il PNRR, acronimo di “Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”, è stato approvato nel 2021 per rilanciare l’economia italiana dopo la pandemia di Covid-19. Si tratta di un’opportunità unica per risollevare l’economia, creare posti di lavoro e supportare famiglie e imprese. Il piano ha ricevuto il via libera definitivo dal Consiglio dell’Unione Europea nel 2021.

A quanto ammontano i fondi del PNRR

Il PNRR dell’Italia è stato inizialmente finanziato con 191,5 miliardi di euro. Successivamente, alla fine di novembre 2023, il piano è stato rimodulato con uno stanziamento totale di 194,4 miliardi di euro, di cui:

  • 122,6 miliardi di euro sotto forma di prestiti
  • 71,8 miliardi di euro sotto forma di sovvenzioni

Com’è strutturato il PNRR

Il PNRR fa parte del programma europeo Next Generation EU (NGEU), un pacchetto da 750 miliardi di euro concordato dall’Unione Europea in risposta alla crisi pandemica. Il piano è strutturato come segue:

  • La principale componente del NGEU è il Dispositivo per la Ripresa e Resilienza (RFF), con una durata di 6 anni, dal 2021 al 2026.
  • Il PNRR “Italia Domani” è finanziato con 194,4 miliardi di euro.
  • A questi si aggiungono 30,6 miliardi di euro del Fondo Complementare, finanziato attraverso lo scostamento pluriennale di bilancio approvato in Italia dal 2021.

I fondi del Next Generation EU rappresentano il più grande pacchetto di misure di stimolo mai finanziato in Europa, destinato a rendere l’Italia più ecologica, digitale e resiliente.

Come funziona il PNRR

Il PNRR è realizzato seguendo le linee guida emanate dalla Commissione Europea e si articola in 7 missioni e 16 componenti (inizialmente erano 6). Le missioni principali del PNRR sono:

  • Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo
  • Rivoluzione verde e transizione ecologica
  • Infrastrutture per una mobilità sostenibile
  • Istruzione e ricerca
  • Coesione e inclusione
  • Salute
  • REPowerEU

Tra le novità più rilevanti del nuovo piano in vigore dal 2023 c’è l’introduzione del capitolo dedicato al piano “REPowerEU”, che comprende 22 nuove misure, mirate a promuovere la transizione verde, potenziare l’efficienza energetica e incrementare la produzione di energia da fonti rinnovabili.

Il PNRR prevede anche ampie iniziative per la digitalizzazione dell’amministrazione pubblica, l’estensione della copertura di connettività ad alta velocità, e il sostegno significativo al settore culturale e turistico. Include interventi per migliorare la sostenibilità ambientale, promuovere l’uso di fonti di energia rinnovabile e modernizzare l’infrastruttura di trasporto.

Un’importante parte del PNRR è dedicata al rafforzamento del sistema educativo, della ricerca e dell’istruzione, con un’attenzione particolare all’occupazione giovanile e femminile, oltre a interventi mirati per sostenere disabili e persone vulnerabili. La salute pubblica è un altro pilastro fondamentale, con azioni volte a potenziare l’assistenza domiciliare e le strutture sanitarie locali.

Le rate per i fondi del PNRR

La Commissione Europea autorizza, su base semestrale, l’erogazione dei fondi agli Stati membri solo se vengono raggiunti i traguardi (milestones) e gli obiettivi (target) previsti nel piano nazionale. Fino a oggi, l’Italia ha ricevuto:

  • 24,9 miliardi di euro a titolo di prefinanziamento nel 2021
  • 21 miliardi di euro come prima rata
  • 21 miliardi di euro come seconda rata
  • 18,5 miliardi di euro come terza rata
  • 16,5 miliardi di euro come quarta rata
  • 11 miliardi di euro come quinta rata

Il 5 luglio 2024, l’Italia ha inviato alla Commissione Europea la richiesta di pagamento della sesta rata del PNRR, pari a 9,8 miliardi di euro.

Quanti fondi del PNRR sono stati erogati

Con il pagamento della quinta rata avvenuto il 5 agosto 2024, l’Italia ha superato il 58,4% dell’importo totale del PNRR, che ammonta a 194,4 miliardi di euro.

Le modifiche 2024 al PNRR

Il governo italiano ha apportato diverse modifiche al PNRR durante l’implementazione, tra cui cambiamenti sull’housing universitario e novità organizzative introdotte con il Decreto PNRR convertito in legge nel 2024. Tra le principali modifiche:

  • L’insediamento delle oltre cento Cabine di coordinamento PNRR presso tutte le prefetture.
  • La rimodulazione del target sull’housing universitario con l’espansione degli investimenti per servizi essenziali dedicati agli studenti.
  • Riunioni della Cabina di regia a Palazzo Chigi sulla questione meridionale.

PNRR e Recovery Plan

Il PNRR è spesso confuso con il Recovery Plan, ma in realtà il PNRR è solo una parte del più ampio Recovery Plan, che include anche altre risorse europee come i 47,5 miliardi di euro del REACT-EU e i 30,6 miliardi del Fondo Complementare nazionale.

Conclusione

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) è uno strumento chiave per la ripresa economica e sociale dell’Italia, con un focus su sostenibilità, digitalizzazione e inclusione. Grazie ai fondi dell’Unione Europea, il PNRR rappresenta un’opportunità unica per trasformare e modernizzare il Paese entro il 2026.

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