È obbligatorio per chiunque venda un prodotto o un servizio consentirne il pagamento tramite metodi elettronici. Anche se tale obbligo vige da vari mesi, è vero però che la multa per chi non mette a disposizione un POS ai propri clienti è stata stabilita solo nelle ultime settimane. Cerchiamo di capire quanto costa un POS e perché alcuni commercianti non ne sono ancora muniti.
Il costo di un POS
Cominciamo dal primo passo: nella maggior parte dei casi l’esercente che si deve munire di un POS è costretto a pagare un canone mensile. L’ammontare di tale canone dipende da una serie di fattori, tra cui le caratteristiche specifiche dello strumento che si intende utilizzare. Ci sono POS che si connettono tramite lo smartphone del proprietario di un punto vendita, altri che vanno collegati alla rete telefonica o a quella Wi-fi e al registratore di cassa. Sono disponibili POS che si possono usare per i pagamenti online o che offrono un servizio in mobilità. Non è possibile indicare un importo preciso da pagare mensilmente per l’utilizzo del POS da offrire ai propri clienti, in quanto il costo varia a seconda del POS scelto e del gestore e dei servizi che l’esercente decidere includere. Tuttavia, è disponibile anche un POS senza canone Nexi, che si può ottenere previo pagamento di una piccola somma per l’attivazione del servizio.
Non solo canone
Oltre al canone mensile gli esercenti che mettono a disposizione dei propri clienti un POS devono pagare anche una commissione per ogni singola operazione effettuata. Quindi, ad ogni pagamento l’esercente deve pagare al gestore del POS una piccola somma. Questa è solitamente calcolata in percentuale, solitamente intorno al 1%-2%, ma vi è un’ampia variabilità tra le offerte disponibili nel nostro Paese. Significa in sostanza che chi ha un minimo numero di clienti paga ogni mese una somma praticamente irrisoria; per chi invece ha un grande numero di clienti, che saldano il conto tramite carta di debito o di credito, le commissioni potrebbero essere maggiori. Anche qui però ci sono aziende che offrono POS a basso costo, non solo per l’abbonamento o l’attivazione, ma anche per le commissioni. In particolare, molte società di gestione dei POS offrono una commissione minima, se non addirittura nulla, sulle piccole spese, per importi inferiori ai 30 o ai 25 euro. Allo stesso tempo ci sono aziende che richiedono una commissione ulteriori sulle somme mensili di fatturato che superano una data soglia.
I servizi
Un esercente che si trova a dover attivare un punto POS dovrebbe considerare le richieste economiche di chi gli offre tale servizio. Vi sono poi alcuni servizi, proposti da alcune aziende e non da altre. Ad esempio, l’assistenza 24 ore al giorno, che permette di risolvere qualsiasi guasto rapidamente e che è disponibile tutti i giorni dell’anno. Ci sono anche sistemi di gestione che offrono app per monitorare l’andamento del business, o che propongono POS di ultima generazione, smart, adatti a un uso versatile e in qualsiasi situazione.