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Povertà in Italia: Analisi dei Dati ISTAT e le Regioni più colpite

Il recente report pubblicato da ISTAT il 17 ottobre 2024 offre un’analisi approfondita sulla povertà in Italia, evidenziando come, nonostante una stabilità rispetto agli anni precedenti, il fenomeno resti diffuso in diverse fasce della popolazione e aree geografiche.

Il documento fornisce dati dettagliati che illustrano l’incidenza della povertà assoluta e le categorie più colpite, oltre a un confronto tra le regioni italiane.

Il Tasso di Povertà in Italia: Numeri e Percentuali

Nel 2023, ben 5.694.000 persone, pari al 9,7% della popolazione italiana, vivono in condizioni di povertà assoluta, una percentuale stabile rispetto al 2022. Questo dato riflette l’impatto dell’inflazione che continua a ridurre il potere d’acquisto, gravando sulle famiglie con redditi limitati.

Categorie più Colpite: I “Nuovi Poveri” in Aumento

Secondo l’ISTAT, alcune categorie della popolazione hanno visto aumentare l’incidenza della povertà nel 2023:

  • Operai: il tasso di povertà è salito dal 14,7% nel 2022 al 16,5% nel 2023.
  • Dirigenti, quadri e impiegati: la povertà in questo gruppo è passata dal 2,6% al 2,8%.
  • Imprenditori e liberi professionisti: dal -1,4% al 1,7%.

Anche i minori sono particolarmente vulnerabili, con l’incidenza di povertà aumentata tra i bambini e ragazzi di età:

  • 4-6 anni: dal 14,3% al 14,8%
  • 7-13 anni: dal 13,6% al 14,5%
  • 14-17 anni: dall’11,7% al 12,7%

Famiglie in Povertà Assoluta: Numeri e Tipologie

Nel 2023, le famiglie in povertà assoluta sono stimate in 2.217.000, di cui circa 748.000 hanno minori, rappresentando il 12,4% delle famiglie italiane. La situazione è ancora più grave tra le famiglie straniere con minori, dove l’incidenza della povertà sale al 41,4%.

  • Famiglie numerose: La povertà è più diffusa tra le famiglie con cinque o più componenti (20,1%) e tra le famiglie con quattro componenti (11,9%).
  • Famiglie con tre o più figli minori: l’incidenza di povertà arriva al 21,6%.
  • Coppie con tre o più figli: il 18% di queste famiglie vive in povertà.

Le famiglie con almeno una persona di 65 anni registrano un’incidenza di povertà inferiore, grazie ai risparmi accumulati nel tempo e a fonti di reddito più stabili rispetto alle famiglie più giovani.

Le Regioni più Colpite dalla Povertà

Il tasso di povertà varia notevolmente tra le regioni italiane, evidenziando un divario economico tra Nord e Sud. Nelle regioni del Mezzogiorno si registra il numero più elevato di famiglie povere, con il 38,7% delle famiglie in condizione di disagio economico. In dettaglio:

  • Sud: circa 859.000 famiglie
  • Nord: 585.000 famiglie (45%)
  • Centro: 413.000 famiglie (16,2%)

La Soglia di Povertà: Come Viene Definita

La soglia di povertà relativa varia in base al numero di componenti della famiglia e viene aggiornata annualmente dall’ISTAT. Nel 2023, per una famiglia di due persone, questa soglia è stata fissata a 1.210,89 euro mensili, rispetto ai 1.150,00 euro del 2022.

Conclusioni

L’analisi dei dati ISTAT sottolinea come la povertà resti una problematica rilevante per il Paese, con forti disparità regionali e un impatto significativo su specifiche categorie di persone e famiglie. La stabilità dei numeri rispetto al 2022 evidenzia una situazione di sofferenza economica costante, in particolare per le famiglie più numerose e per i nuclei con minori.

La crescita dell’incidenza tra i giovani e le famiglie straniere suggerisce la necessità di interventi mirati per supportare queste fasce della popolazione, a partire dal sostegno all’occupazione fino all’accesso a risorse e servizi di base.

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