La Legge di Bilancio 2025 conferma e proroga fino al 2027 la tassazione agevolata sui premi di produttività per i lavoratori del settore privato. Questa misura, introdotta per incentivare la produttività aziendale, offre una tassazione ridotta al 5% sui premi di risultato, raddoppiando il vantaggio fiscale rispetto all’aliquota del 10% in vigore fino al 2023.
Come Funziona la Tassazione Agevolata sui Premi di Produttività
La tassazione agevolata al 5% sui premi di produttività:
- Si applica ai premi fino a 3.000 euro lordi annui.
- Se l’azienda coinvolge attivamente i dipendenti in processi decisionali e organizzativi, la soglia può salire a 4.000 euro.
- Riguarda esclusivamente i lavoratori con reddito complessivo annuo inferiore a 80.000 euro.
Questo sistema permette di pagare un’imposta sostitutiva al posto dell’IRPEF e delle addizionali regionali e comunali, offrendo così un risparmio considerevole rispetto alla tassazione ordinaria.
Esempi di Applicazione
Vediamo come funziona con due esempi pratici.
Esempio 1: Un dipendente riceve un premio di 2.000 euro. Con la tassazione agevolata al 5%, paga un’imposta di 100 euro (5% di 2.000 euro). Confrontato con la tassazione ordinaria del 10%, avrebbe pagato 200 euro, quindi ottiene un risparmio netto significativo.
Esempio 2: Un altro dipendente riceve un premio di 3.500 euro in un’azienda che coinvolge i lavoratori nei processi organizzativi, beneficiando quindi della soglia estesa a 4.000 euro. Anche qui si applica l’aliquota ridotta del 5%, quindi l’imposta da pagare è di 175 euro (5% di 3.500 euro), risultando in un netto vantaggio fiscale.
Condizioni e Limiti
L’agevolazione non è applicabile quando:
- Il reddito annuo del lavoratore supera gli 80.000 euro.
- I premi erogati superano i 3.000 euro (o 4.000 euro in caso di partecipazione organizzativa).
- I premi non rispettano i criteri di misurabilità e verificabilità definiti negli accordi aziendali.