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Un avvio promettente per il teleriscaldamento di Bergamo
Il progetto di cogenerazione avviato da Rea Dalmine in collaborazione con A2A Calore e Servizi ha mostrato risultati sorprendenti sin dai primi due mesi di operatività. Con un incremento della produzione di calore del 20% rispetto alle previsioni iniziali, l’impianto di Dalmine si sta rivelando un esempio virtuoso nel panorama energetico italiano. Il direttore tecnico dell’impianto, Elieto Porcedda, ha espresso ottimismo riguardo ai dati raccolti, evidenziando come la capacità di cedere 37 megawatt di calore superi le aspettative contrattuali di 30 megawatt.
Investimenti significativi per un futuro sostenibile
Il progetto, avviato nel 2019 e concluso nel settembre scorso, ha comportato un investimento complessivo di circa 30 milioni di euro. Di questi, oltre 20 milioni sono stati destinati alla realizzazione del collegamento e delle opere necessarie alla centrale di via Goltara, mentre circa 10 milioni sono stati investiti nella nuova sezione cogenerativa. Questo intervento non solo ha migliorato l’efficienza energetica dell’impianto, ma ha anche contribuito a ridurre le emissioni di CO2, evitando l’emissione di ulteriori 3.000 tonnellate di anidride carbonica all’anno.
Un passo verso la neutralità climatica
Il sistema di teleriscaldamento di Bergamo, che si estende per oltre 87 chilometri, è in fase di ampliamento con ulteriori 22 chilometri di rete. Questo progetto si inserisce in un contesto più ampio di sostenibilità ambientale, in linea con gli obiettivi del Climate City Contract, che mira a raggiungere la neutralità climatica entro il 2030. Con il teleriscaldamento di nuova generazione, si prevede di ridurre significativamente le emissioni di CO2, contribuendo a un futuro più verde per la città di Bergamo.
Prospettive future e nuove sfide
Guardando al futuro, il presidente di Rea Dalmine, Marco Sperandio, ha sottolineato l’importanza di affrontare nuove sfide, come l’inclusione del settore dell’incenerimento dei rifiuti nel mercato dell’Emissions Trading System (Ets). Questo potrebbe portare a un cambiamento significativo nel modo in cui vengono gestite le emissioni di gas serra. Inoltre, si stanno esplorando opportunità per la produzione di idrogeno attraverso l’energia elettrica rinnovabile, creando un polo dell’idrogeno che possa beneficiare l’industria locale.