Il bonus ristrutturazione è un incentivo fiscale introdotto dal Governo Italiano con l’obiettivo di incentivare la riqualificazione energetica degli immobili e favorire il recupero del patrimonio edilizio esistente.
Si tratta di una misura che ha ottenuto grande successo negli anni passati, tanto da essere stata prorogata fino al 2023. Con la nuova Legge di Bilancio 2022, tuttavia, si è deciso di estenderla anche per l’anno successivo. Ma quali sono i lavori che rientrano nel bonus ristrutturazione del 2024? Quali sono le qualifiche professionali richieste per accedere all’incentivo? E come richiedere il bonus e quali documenti servono? Scopriamolo insieme.
Indice dei contenuti:
Bonus ristrutturazione : cos’è e come funziona?
Il bonus ristrutturazione è un incentivo fiscale che consente di ottenere una detrazione d’imposta del 50% per gli interventi di ristrutturazione edilizia finalizzati al miglioramento dell’efficienza energetica degli immobili. L’incentivo può essere richiesto sia da persone fisiche che da imprese e prevede un tetto massimo di spesa ammissibile pari a 96.000 euro per unità immobiliare, da suddividere in dieci quote annuali di pari importo. La detrazione spetta inoltre per le spese sostenute per l’acquisto e la posa in opera di pannelli solari o altri impianti alimentati da fonti rinnovabili. Per poter accedere al bonus è necessario che i lavori siano eseguiti da professionisti abilitati e che la documentazione relativa alle spese sostenute sia conservata per poterla presentare all’Agenzia delle Entrate. Inoltre, è possibile cedere il credito d’imposta ad altri soggetti, tra cui le banche e gli intermediari finanziari, in cambio di un anticipo immediato della somma corrispondente alla detrazione d’imposta spettante.
Qual è l’importo massimo del bonus ristrutturazione ?
Il bonus ristrutturazione prevede un tetto massimo di spesa ammissibile pari a 96.000 euro per unità immobiliare, da suddividere in dieci quote annuali di pari importo. Questo significa che la detrazione d’imposta può essere richiesta su una spesa massima di 192.000 euro, suddivisa in dieci rate annuali da 19.200 euro ciascuna. Tuttavia, è importante sottolineare che il limite di spesa massimo non si applica ai lavori finalizzati all’installazione di impianti alimentati da fonti rinnovabili, come i pannelli solari, per i quali la detrazione spetta al 50% delle spese sostenute, senza alcun limite di importo. Inoltre, l’incentivo è cumulabile con altre agevolazioni fiscali e contributi erogati da enti pubblici o privati per gli stessi interventi di riqualificazione energetica degli immobili, purché non superino il valore complessivo delle spese sostenute.
Qualifiche professionali richieste per accedere al bonus ristrutturazione
Per accedere al bonus ristrutturazione, è necessario che i lavori siano eseguiti da professionisti abilitati. In particolare, la Legge di Bilancio 2022 ha stabilito che per l’installazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili, come i pannelli solari, sia obbligatoria la presenza di un tecnico abilitato iscritto all’albo professionale. Per gli altri interventi di ristrutturazione edilizia, invece, è richiesta la presenza di un tecnico abilitato, come un ingegnere o un architetto. È importante che il professionista scelto sia in grado di redigere il progetto esecutivo e la documentazione tecnica necessaria per richiedere il bonus ristrutturazione. Inoltre, è fondamentale che i lavori siano eseguiti nel rispetto delle norme tecniche e di sicurezza previste dalla legge. Solo in questo modo sarà possibile ottenere la detrazione d’imposta prevista dall’incentivo fiscale senza incorrere in sanzioni o problemi con le autorità competenti.
Lavori che rientrano nel bonus ristrutturazione : quali sono?
Il bonus ristrutturazione spetta per gli interventi di ristrutturazione edilizia finalizzati al miglioramento dell’efficienza energetica degli immobili. Tra i lavori che rientrano nell’incentivo fiscale, vi sono ad esempio la sostituzione degli infissi esterni, l’isolamento termico delle pareti e del tetto, la posa in opera di pannelli solari o altri impianti alimentati da fonti rinnovabili, l’installazione di caldaie a condensazione o sistemi di climatizzazione efficienti, nonché la riqualificazione degli impianti idrici ed elettrici. È importante sottolineare che i lavori devono essere finalizzati al miglioramento dell’efficienza energetica dell’immobile e quindi non sono ammessi interventi puramente estetici o di manutenzione ordinaria. Inoltre, è necessario che i lavori siano eseguiti da professionisti abilitati e che la documentazione relativa alle spese sostenute sia conservata per poterla presentare all’Agenzia delle Entrate. Solo in questo modo sarà possibile ottenere la detrazione d’imposta prevista dall’incentivo fiscale.
Come richiedere il bonus ristrutturazione e quali documenti servono.
Per richiedere il bonus ristrutturazione, è necessario conservare tutta la documentazione relativa alle spese sostenute per gli interventi di riqualificazione energetica dell’immobile. In particolare, occorre conservare le fatture o le ricevute fiscali emesse dal professionista incaricato dei lavori, nonché il bonifico bancario utilizzato per effettuare il pagamento. È importante che la documentazione sia completa e dettagliata, in modo da poter dimostrare l’avvenuto pagamento delle spese sostenute. Per richiedere la detrazione d’imposta, è possibile utilizzare il modello 730 o il modello Unico, inserendo le spese sostenute nella sezione dedicata agli oneri detraibili. In alternativa, si può optare per la cessione del credito d’imposta a una banca o a un intermediario finanziario, in cambio di un anticipo immediato della somma corrispondente alla detrazione spettante. In questo caso, sarà necessario presentare apposita documentazione attestante l’avvenuta cessione del credito d’imposta.
Il bonus ristrutturazione rappresenta un incentivo fiscale molto vantaggioso per chi intende effettuare interventi di riqualificazione energetica del proprio immobile. L’incentivo prevede una detrazione d’imposta del 50% per le spese sostenute, con un tetto massimo di 96.000 euro per unità immobiliare, suddiviso in dieci quote annuali di pari importo. Tra i lavori ammessi al bonus ristrutturazione vi sono la sostituzione degli infissi esterni, l’isolamento termico delle pareti e del tetto, la posa in opera di pannelli solari o altri impianti alimentati da fonti rinnovabili e la riqualificazione degli impianti idrici ed elettrici. Per poter accedere all’incentivo, è necessario che i lavori siano eseguiti da professionisti abilitati e che la documentazione relativa alle spese sostenute sia conservata per poterla presentare all’Agenzia delle Entrate. In questo modo sarà possibile ottenere la detrazione d’imposta prevista dall’incentivo fiscale senza incorrere in sanzioni o problemi con le autorità competenti.