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Riforma Costituzionale della Magistratura 2024: cosa cambia con la separazione delle carriere?

Il 29 maggio 2024, su proposta del presidente Giorgia Meloni e del ministro della giustizia Carlo Nordio, il Consiglio dei ministri ha approvato il Disegno di Legge sulla riforma costituzionale della magistratura. Questo DDL introduce importanti novità, tra cui la separazione delle carriere tra giudici e pubblici ministeri. In questa guida, esamineremo in dettaglio cosa prevede la riforma e quali cambiamenti apporterà al sistema giudiziario italiano.

Cosa prevede la riforma costituzionale della magistratura 2024

Il Disegno di Legge sulla riforma costituzionale della magistratura 2024 introduce “Norme in materia di ordinamento giurisdizionale e di istituzione della Corte disciplinare”. Una delle modifiche principali riguarda l’articolo 104 della Costituzione, che sarà aggiornato per riflettere la separazione delle carriere tra magistrati giudicanti e requirenti.

Modifiche all’articolo 104 della Costituzione

Attualmente, l’articolo 104 afferma che “La magistratura costituisce un ordine autonomo e indipendente da ogni altro potere”. Con il nuovo DDL, l’articolo sarà modificato per includere la distinzione tra i magistrati della carriera giudicante e quelli della carriera requirente.

Concorsi separati

La riforma prevede l’istituzione di due concorsi pubblici distinti: uno per i magistrati giudicanti e uno per i pubblici ministeri. Questo cambiamento elimina la possibilità di passare da una carriera all’altra durante la vita lavorativa di un magistrato, stabilendo una chiara separazione dei ruoli fin dall’inizio.

Doppio Consiglio Superiore della Magistratura (CSM)

Un’altra novità significativa è la creazione di due CSM separati: uno per i magistrati giudicanti e uno per i magistrati requirenti. Entrambi i CSM saranno presieduti dal presidente della Repubblica, ma avranno composizioni e modalità di selezione diverse rispetto all’attuale CSM unificato.

Dettagli sui cambiamenti

Metodologia di selezione dei componenti dei CSM

I componenti dei nuovi CSM saranno scelti attraverso una combinazione di estrazioni a sorte e selezioni parlamentari. Il primo presidente e il procuratore generale della Corte di Cassazione faranno parte di diritto dei CSM. Gli altri membri saranno scelti per un terzo dal parlamento e per due terzi tra i magistrati delle rispettive carriere.

Ruolo e funzioni dei CSM

I nuovi CSM continueranno a occuparsi delle assunzioni, assegnazioni, trasferimenti, valutazioni di professionalità e conferimenti di funzioni dei magistrati, mantenendo sostanzialmente gli stessi compiti dell’attuale CSM.

Istituzione dell’Alta Corte

La riforma introduce l’Alta Corte, un nuovo organo che si occuperà della giurisdizione disciplinare dei magistrati. Composta da 15 giudici, l’Alta Corte avrà il compito di valutare e giudicare le condotte disciplinari dei magistrati, con un sistema di nomina e durata del mandato specifici.

Quando entrerà in vigore la riforma?

Il Disegno di Legge deve ancora completare un lungo iter parlamentare prima di entrare in vigore. Dopo l’approvazione del Consiglio dei ministri, il DDL dovrà essere approvato da entrambe le Camere del Parlamento con due successive deliberazioni a distanza di almeno tre mesi. Alla seconda votazione, sarà necessaria una maggioranza dei due terzi. Se non si raggiunge questa maggioranza, si procederà a un referendum pubblico.

Reazioni e controversie

La riforma ha suscitato diverse reazioni. La Giunta dell’Associazione Nazionale Magistrati ha espresso preoccupazioni, affermando che la riforma potrebbe rappresentare un tentativo di controllo politico sulla magistratura. Le critiche si concentrano sul potenziale indebolimento del ruolo e delle funzioni del CSM.

Conclusione

La riforma costituzionale della magistratura 2024 rappresenta un cambiamento significativo nel sistema giudiziario italiano, introducendo una chiara separazione delle carriere tra giudici e pubblici ministeri e creando nuovi organi per la gestione e la disciplina dei magistrati. Seguiremo attentamente l’evoluzione del DDL e vi terremo aggiornati sui futuri sviluppi.

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