Le trattative per il rinnovo del contratto degli statali per il 2024 sono in corso, con l’obiettivo di concludere gli accordi per il comparto delle funzioni centrali, che coinvolge 193.851 dipendenti pubblici. Inoltre, con la Legge di Bilancio 2025, il Governo ha annunciato nuove risorse per i Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro (CCNL) del pubblico impiego, promettendo aggiornamenti importanti anche per altri comparti come sanità e funzioni locali.
In questa guida, analizziamo le ultime novità relative al rinnovo del contratto degli statali per il biennio 2024-2025, le nuove risorse previste dalla Manovra e le principali modifiche che riguarderanno i dipendenti della Pubblica Amministrazione.
Novità del rinnovo contratto statali 2024-2025
Con l’approvazione della Legge di Bilancio 2025, il Governo ha stanziato ulteriori risorse per adeguare gli stipendi dei dipendenti pubblici all’inflazione. Oltre ai 5 miliardi già stanziati nel 2024, verranno aggiunte nuove risorse per sostenere il rinnovo dei contratti pubblici per il triennio 2025-2027.
Oltre al rinnovo del CCNL delle funzioni centrali, i fondi copriranno anche altri comparti come sanità, difesa e le funzioni locali. Per la sanità, ad esempio, saranno destinati circa 3,5 miliardi di euro, derivanti anche dal contributo sugli extraprofitti delle banche e delle assicurazioni, per aumentare gli stipendi e finanziare il rinnovo contrattuale del comparto, come già accaduto nel 2024.
Di seguito, scopriamo i punti chiave del rinnovo contrattuale per gli statali delle PA centrali.
Cosa prevede il rinnovo del contratto statali PA centrali 2024
Il rinnovo del contratto per i dipendenti delle PA centrali prevede numerose novità, anticipate dall’atto di indirizzo del Ministero per la Pubblica Amministrazione. Tra le principali modifiche troviamo aggiornamenti riguardanti lo smart working, i premi di produttività e gli aumenti salariali.
Ecco i punti salienti del rinnovo:
- Premi basati sul merito e sulle performance I premi saranno erogati in base al merito dei dipendenti e alla valutazione della performance individuale e organizzativa. Non sarà più sufficiente l’anzianità di servizio per le progressioni economiche. I premi saranno differenziati a seconda dei risultati, con una percentuale massima di beneficiari per garantire una distribuzione equa.
- Smart working più flessibile Viene introdotta maggiore flessibilità nell’utilizzo dello smart working. Alcune categorie di dipendenti avranno una corsia preferenziale per accedere al lavoro agile, come i genitori, chi ha esigenze di salute o chi assiste familiari. Sarà possibile usufruire dello smart working per periodi continuativi senza limiti di tempo, purché sia compatibile con gli obiettivi dell’Amministrazione.
- Nuovo ordinamento professionale Il nuovo ordinamento professionale si baserà sul concetto di “famiglia professionale”, un sistema flessibile che raggruppa competenze, conoscenze e abilità specifiche per il personale della PA.
- Formazione e incentivi per i dipendenti Saranno introdotti incentivi per i dipendenti che partecipano ai percorsi formativi offerti dalla Pubblica Amministrazione, con un minimo di 24 ore di formazione obbligatoria annuale.
- Aumenti per il lavoro straordinario Gli aumenti degli stipendi previsti dal rinnovo contrattuale influenzeranno anche i compensi per il lavoro straordinario, con un incremento della misura oraria basata sulle nuove retribuzioni.
- Potenziamento del welfare aziendale Il contratto prevede lo sviluppo del welfare aziendale, con risorse dedicate ai bisogni dei dipendenti e agevolazioni fiscali. Parte delle risorse del fondo per le risorse decentrate sarà destinata a queste misure.
- Nuove regole sui fondi per le risorse decentrate Il Ministero ha richiesto una revisione dei meccanismi di alimentazione dei fondi per le risorse decentrate, per renderli più in linea con la disciplina attuale e con il turnover dei dipendenti.
- Maggiore partecipazione sindacale Il nuovo contratto mira a rafforzare il dialogo fra le parti, valorizzando gli organismi paritetici esistenti per migliorare la partecipazione sindacale.
Risorse per i rinnovi dei CCNL
La Legge di Bilancio 2024 ha già stanziato 8 miliardi di euro per i rinnovi dei contratti pubblici. Una parte di queste risorse è destinata al rinnovo del CCNL delle funzioni centrali, che rappresenta uno dei più importanti nel panorama del pubblico impiego.
Nel giugno 2024 è stato anche firmato un accordo integrativo per il personale italiano assunto nelle sedi diplomatiche e consolari all’estero, che prevede incrementi retributivi per il triennio 2019-2021.
Quando entrerà in vigore il rinnovo del contratto statali?
Il rinnovo del contratto per gli statali entrerà in vigore non appena saranno conclusi i negoziati per ogni singolo CCNL. Per il contratto delle PA centrali, l’entrata in vigore avverrà una volta terminata la contrattazione collettiva e pubblicato il testo finale sulla Gazzetta Ufficiale.
Il rinnovo contrattuale per gli statali rappresenta un momento cruciale per il pubblico impiego, con modifiche importanti sugli stipendi, i premi e l’organizzazione del lavoro. Con l’introduzione di nuove risorse e incentivi, il Governo punta a rendere più efficienti e motivate le Amministrazioni Pubbliche, favorendo al contempo un miglior equilibrio tra vita lavorativa e privata.