Il riscatto dei contributi pensionistici permette ai lavoratori di coprire i periodi non contributivi, ottenendo così una copertura pensionistica anche per questi intervalli. La Legge di Bilancio 2024 ha introdotto alcune novità significative riguardo questa procedura. In questa guida dettagliata, vi spieghiamo come funziona il riscatto dei contributi pensione e quali sono le modifiche introdotte per il biennio 2024-2025.
Cos’è il riscatto contributi pensione
Il riscatto dei contributi pensionistici è una procedura che consente di coprire i periodi in cui non sono stati versati contributi, garantendo così una continuità nella copertura previdenziale. Questo strumento è stato aggiornato con la Legge di Bilancio 2024, che ha reintrodotto la possibilità di riscattare fino a cinque anni di contributi per i periodi successivi al 1995 e antecedenti al 29 gennaio 2019.
Quali sono i contributi che si possono riscattare
I contributi riscattabili includono:
- I periodi di lavoro scoperti da contribuzione.
- I contributi figurativi, che vengono accreditati per periodi di interruzione o riduzione dell’attività lavorativa.
- I periodi di lavoro svolti all’estero.
Questi contributi concorrono al raggiungimento degli anni necessari per la pensione di vecchiaia.
Quanti anni di contributi si possono riscattare
La Legge di Bilancio 2024 consente, in via sperimentale per il biennio 2024-2025, di riscattare fino a cinque anni di contributi per i periodi precedenti al 1° gennaio 2024, purché siano soddisfatti determinati requisiti.
Chi può richiedere il riscatto contributi
Nel 2024, come precisato nella circolare INPS n.69 del 29 maggio 2024, possono richiedere il riscatto dei contributi i seguenti gruppi di lavoratori:
- Lavoratori dipendenti iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO).
- Lavoratori autonomi iscritti alle forme sostitutive e alla Gestione Separata, privi di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995 e non già titolari di pensione.
Come funziona il riscatto contributi pensione
Per ottenere il riscatto, i lavoratori devono presentare domanda all’INPS, pagando il costo relativo. Il riscatto è valido per soddisfare i requisiti di contribuzione necessari per accedere alla pensione di vecchiaia o ad altri trattamenti pensionistici.
Come richiedere il riscatto contributi pensione
La domanda di riscatto deve essere presentata esclusivamente in via telematica, attraverso i seguenti canali:
- Sito web INPS, accessibile con SPID, CNS, CIE o IDAS.
- Contact center multicanale, chiamando da telefono fisso o cellulare.
- Rivolgendosi agli istituti di patronato.
La presentazione della domanda è limitata al biennio 2024-2025 e può essere effettuata dal diretto interessato o dai suoi parenti entro il secondo grado.
Quali sono i periodi che si possono riscattare ai fini pensionistici
I periodi riscattabili includono:
- Il corso legale di studi universitari.
- L’attività lavorativa svolta all’estero in paesi senza convenzioni con l’Italia.
- I periodi di assenza facoltativa per gravidanza e puerperio.
- I congedi per gravi motivi familiari e per formazione e studio.
- Il lavoro prestato come parasubordinato prima del 1996.
Quanto costa il riscatto contributi pensioni
Il costo del riscatto varia in base al sistema contributivo o retributivo e alle specifiche del periodo da riscattare. Ad esempio, nel sistema contributivo, il costo si calcola applicando l’aliquota contributiva alla retribuzione degli ultimi 12 mesi. Nel sistema retributivo, il costo varia in base a età, periodo da riscattare, sesso, anzianità contributiva e retribuzioni degli ultimi anni.
Come pagare il riscatto contributi pensione
Il pagamento può essere effettuato:
- In unica soluzione.
- In rate mensili senza interessi, fino a un massimo di 120 rate.
È possibile optare per l’addebito diretto sul conto compilando un modello SDD presso la propria banca o ufficio postale. In caso di mancato pagamento, la domanda viene archiviata, ma è possibile presentare una nuova richiesta.