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Risparmi sui mutui a tasso variabile: le prospettive per il 2025

Il contesto attuale dei mutui a tasso variabile

Nel panorama economico europeo, i mutui a tasso variabile stanno vivendo un momento di grande attenzione. Con le recenti decisioni della Banca Centrale Europea (BCE) di ridurre i tassi di interesse, i consumatori si trovano di fronte a nuove opportunità di risparmio. A dicembre 2024, il TAN medio per i mutui a 20 e 30 anni è sceso sotto il 4%, attestandosi al 3,93%. Le migliori offerte, invece, si fermano al 3,49%, rendendo i mutui a tasso variabile sempre più competitivi.

Prospettive di ulteriori riduzioni dei tassi

Le previsioni indicano che la BCE potrebbe continuare a tagliare i tassi anche nel 2025. Un primo test è atteso per il 30 gennaio, quando si prevede un ulteriore abbassamento del costo del denaro di un quarto di punto. Questo potrebbe portare il TAN medio al 3,68%, con le migliori offerte che scenderebbero al 3,24%. Per un mutuo di 150.000 € della durata di 20 anni, questo si tradurrebbe in una rata media che scenderebbe da 903 € a 884 €, con un risparmio mensile di 19 € e un risparmio totale sugli interessi di circa 4.700 €.

Il confronto con i mutui a tasso fisso

Nonostante i vantaggi dei mutui a tasso variabile, attualmente i mutui a tasso fisso continuano a rappresentare una scelta più conveniente. Infatti, la migliore offerta per un mutuo a tasso fisso con le stesse condizioni ha un TAN del 2,46% e una rata mensile di 792 €. Tuttavia, se le previsioni di ulteriori tagli si concretizzeranno, entro la fine del 2025 i tassi di interesse per entrambe le tipologie di mutuo potrebbero allinearsi, offrendo ai consumatori una gamma più ampia di opzioni.

Le implicazioni per i consumatori

Il cambiamento nella politica monetaria della BCE sta rendendo i mutui a tasso variabile sempre più vantaggiosi. Nicoletta Papucci, portavoce di MutuiOnline.it, sottolinea l’importanza di monitorare l’evoluzione dell’inflazione nell’Eurozona e le decisioni delle altre banche centrali, come la Bank of England e la Federal Reserve. Divergenze in tema di politica monetaria potrebbero influenzare il valore dell’euro, impattando così i tassi di interesse sui mutui.

Conclusioni e raccomandazioni

In attesa di ulteriori sviluppi, i consumatori dovrebbero considerare attentamente le proprie opzioni. Con i tassi in calo, i mutui a tasso variabile potrebbero diventare un’alternativa interessante, soprattutto se si prevede che i tassi di interesse continuino a scendere. È fondamentale rimanere informati e valutare le offerte disponibili sul mercato per prendere decisioni finanziarie consapevoli.

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