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Sgravio contributivo per assunzioni di donne vittime di violenza 2024

L’INPS ha recentemente reso disponibile il modulo per richiedere lo sgravio contributivo del 100% per le assunzioni di donne vittime di violenza nel settore privato.

Questo incentivo, introdotto dalla Legge di Bilancio 2024, offre un sostegno economico significativo ai datori di lavoro che assumono donne disoccupate, vittime di violenza, facilitando così il loro reinserimento nel mercato del lavoro. In questa guida esamineremo nel dettaglio come funziona, a chi spetta e come ottenere questo sgravio.

Cos’è lo sgravio contributivo per assunzioni di donne vittime di violenza

Lo sgravio contributivo consiste in un esonero totale dal versamento dei contributi previdenziali per i datori di lavoro privati che assumono donne disoccupate, vittime di violenza e beneficiarie del Reddito di Libertà. Questo incentivo si applica sia per assunzioni a tempo determinato che a tempo indeterminato e ha un tetto massimo annuale di 8.000 euro, riparametrato mensilmente.

Obiettivi del bando

La misura, sostenuta dalla Legge di Bilancio 2024, mira a facilitare l’inserimento nel mondo del lavoro delle donne vittime di violenza, promuovendo la loro indipendenza economica e il superamento delle difficoltà. Per il triennio 2024-2026, il Parlamento ha stanziato 12,5 milioni di euro.

Requisiti per la partecipazione

I datori di lavoro privati possono beneficiare dello sgravio se assumono donne che:

  • Sono disoccupate.
  • Sono beneficiarie del Reddito di Libertà.

Le assunzioni devono essere formalizzate con contratti a tempo determinato (per una durata massima di 12 mesi) o indeterminato (per una durata di 24 mesi). È previsto anche lo sgravio per le trasformazioni da tempo determinato a tempo indeterminato, con una durata di 18 mesi a partire dalla data dell’assunzione.

Procedura per richiedere lo sgravio

L’INPS ha specificato che la richiesta dello sgravio deve essere effettuata attraverso l’applicazione “Portale delle Agevolazioni (ex DiResCo)” disponibile sul sito dell’INPS. Il datore di lavoro deve autenticarsi tramite PNI, SPID, CIE o CNS e compilare il modulo di istanza online “ERLI” fornendo le seguenti informazioni:

  • Dati della lavoratrice assunta.
  • Codice della comunicazione obbligatoria relativa al rapporto di lavoro.
  • Importo della retribuzione mensile media.
  • Eventuale percentuale di part-time.
  • Aliquota contributiva datoriale oggetto dello sgravio.

Una volta inviata la richiesta, l’INPS verifica l’esistenza del rapporto di lavoro, calcola l’importo dell’incentivo spettante e, in caso di esito positivo, comunica l’autorizzazione a fruire dell’esonero.

Funzionamento dello sgravio contributivo

L’agevolazione consente ai datori di lavoro di risparmiare sulla quota contributiva per un periodo determinato. L’importo massimo dello sgravio è di 8.000 euro annui, calcolato mensilmente. In caso di contratti part-time, l’importo dell’agevolazione è proporzionalmente ridotto.

Durata e importi dello sgravio

  • Assunzioni a tempo indeterminato: Sgravio per 24 mesi.
  • Assunzioni a tempo determinato: Sgravio per la durata del contratto, fino a un massimo di 12 mesi.
  • Trasformazioni a tempo indeterminato: Sgravio per 18 mesi.
  • Proroghe di rapporti a tempo determinato: Sgravio per 12 mesi dalla data di assunzione.

Contributi esclusi dallo sgravio

Sono esclusi dall’agevolazione i contributi per:

  • Assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e malattie professionali.
  • Importi eccedenti gli 8.000 euro annui.
  • Contributi al “Fondo per l’erogazione ai lavoratori dipendenti del settore privato dei trattamenti di fine rapporto”.
  • Contributi per Fondi di solidarietà e Fondi interprofessionali per la formazione continua.

Monitoraggio e limiti di spesa

L’INPS monitorerà le minori entrate contributive dovute allo sgravio e riconoscerà i benefici nei limiti di spesa stabiliti per il periodo 2024-2028. Se il limite di spesa viene raggiunto, non saranno accettate ulteriori domande.

Il bando per lo sgravio contributivo per le assunzioni di donne vittime di violenza è un’importante iniziativa per promuovere l’inclusione lavorativa e l’autonomia economica delle donne colpite da situazioni di violenza. I datori di lavoro privati interessati a questo incentivo devono seguire attentamente le procedure indicate dall’INPS per garantire la corretta presentazione della domanda e ottenere così i benefici previsti.

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