Anche nel 2024, i dipendenti del settore privato possono richiedere lo Smart Working. Questa guida fornisce tutte le informazioni necessarie su chi ne ha diritto, come richiederlo, e le regole da seguire.
Cos’è lo Smart Working nel Settore Privato
Lo Smart Working è una modalità di lavoro che permette di eseguire la prestazione lavorativa al di fuori dei locali aziendali, favorendo la conciliazione tra vita privata e lavoro. Disciplina di riferimento è la Legge 22 maggio 2017, n. 81 (articoli 18-24), modificata per includere specifiche categorie di lavoratori fragili e genitori con figli minori di 14 anni.
Chi Ha Diritto allo Smart Working nel Privato
Tutti i dipendenti del settore privato possono richiedere lo Smart Working, inclusi:
- Lavoratori fragili: rientranti nelle categorie protette.
- Genitori con figli minori di 14 anni: conviventi.
- Altri lavoratori: purché la mansione sia compatibile con il lavoro da remoto.
I lavoratori hanno diritto prioritario se sono genitori di minori, disabili o caregiver. Per accedere, è necessario sottoscrivere accordi individuali.
Come Richiedere lo Smart Working nel Privato
Per attivare lo Smart Working, il dipendente deve richiedere al datore di lavoro la sottoscrizione di un “accordo individuale”. Questo accordo deve essere scritto e conforme alle linee guida del Protocollo Nazionale sullo Smart Working e alla Legge 22 maggio 2017, n. 81.
Il datore di lavoro può accettare o rifiutare la richiesta, ma deve motivare la decisione. Anche il dipendente può rifiutare la proposta senza conseguenze disciplinari.
Cosa Prevede l’Accordo Individuale di Smart Working
L’accordo individuale deve includere:
- Durata: a termine o a tempo indeterminato.
- Alternanza lavoro in sede/remoto: specificando i luoghi esclusi.
- Esecuzione della prestazione lavorativa: modalità di svolgimento e poteri direttivi del datore di lavoro.
- Strumenti di lavoro: forniti dal datore di lavoro.
- Tempi di riposo: misure per assicurare la disconnessione.
- Controllo della prestazione: nel rispetto della normativa sulla privacy.
- Formazione: necessaria per lo svolgimento del lavoro agile.
- Diritti sindacali: modalità di esercizio.
Come Funziona lo Smart Working nel Settore Privato
Lo Smart Working nel settore privato si basa su autonomia e obiettivi prefissati, senza un preciso orario di lavoro. Le principali regole sono:
- Assenza di orario fisso: il lavoratore gestisce autonomamente i propri tempi.
- Permessi e assenze: il lavoratore può richiedere permessi come previsto dai contratti collettivi.
- Disconnessione: obbligo di prevedere fasce orarie di disconnessione.
- Assenze legittime: il lavoratore può disattivare i dispositivi di connessione.
- Formazione: deve essere garantita la formazione continua e la tutela della salute.
Luogo di Lavoro e Strumenti
Il lavoratore può scegliere il luogo di lavoro, che deve garantire sicurezza e riservatezza. Il datore di lavoro fornisce gli strumenti tecnologici necessari, salvo accordi diversi. Le spese di manutenzione e sostituzione sono a carico del datore di lavoro, ma il lavoratore è responsabile in caso di negligenza.
Sicurezza sul Lavoro e Diritti Sindacali
I lavoratori in Smart Working hanno gli stessi diritti in termini di salute e sicurezza sul lavoro, inclusa la copertura INAIL contro infortuni e malattie professionali. La prestazione lavorativa in modalità agile non modifica i diritti sindacali.
Parità di Trattamento
I lavoratori in Smart Working devono avere lo stesso trattamento economico e normativo dei colleghi in sede, incluse opportunità di carriera, formazione, welfare aziendale e benefit. Deve essere garantita la parità di genere.
Incentivi per lo Smart Working
Il Protocollo Nazionale promuove l’uso dello Smart Working con incentivi pubblici per le aziende che lo regolamentano con accordi collettivi.
Osservatorio Bilaterale di Monitoraggio
Il Protocollo ha istituito un Osservatorio nazionale per monitorare i risultati del lavoro agile, la contrattazione collettiva e l’andamento delle linee d’indirizzo.
Applicazione dello Smart Working
Lo Smart Working si applica solo su base volontaria, previa sottoscrizione di un accordo individuale. Le aziende sono invitate a prevedere tali contratti, supportate da incentivi statali.