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Truffe nel mercato delle criptovalute: il caso di Pesaro

Il fenomeno delle truffe nel trading di criptovalute

Negli ultimi anni, il mercato delle criptovalute ha attirato l’attenzione di molti investitori, promettendo guadagni rapidi e significativi. Tuttavia, con l’aumento dell’interesse, si è assistito anche a un incremento delle truffe legate a questo settore. Le vittime, spesso ignare dei rischi, si trovano a fronteggiare situazioni drammatiche, come nel caso di un pesarese che ha perso 74.500 euro a causa di un falso broker.

La truffa svelata: un broker fittizio

Il caso ha avuto inizio nella primavera del 2023, quando un 38enne albanese ha contattato un uomo di Pesaro, presentandosi come un esperto broker della società “Active Trade”. Con la promessa di ingenti guadagni, ha convinto la vittima a effettuare una serie di bonifici verso portafogli virtuali esteri, spacciandoli per investimenti sicuri in criptovalute. La situazione è degenerata quando il pesarese ha scoperto che i suoi soldi erano scomparsi e che il broker non rispondeva più alle sue richieste.

Le conseguenze legali della truffa

La denuncia della vittima ha portato all’apertura di un procedimento penale contro il broker, accusato di truffa aggravata. Le autorità hanno già sequestrato circa 70.000 euro dai conti correnti dell’imputato. La vittima, assistita dall’avvocato Matteo Mattioli, ha chiesto un risarcimento di 280.000 euro, considerando anche la rivalutazione dei bitcoin nel corso degli ultimi due anni. Questo caso evidenzia l’importanza di una maggiore consapevolezza e precauzione quando si investe in criptovalute, un settore ancora poco regolamentato e vulnerabile a frodi.

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