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Trump esclude Dimon dalla sua amministrazione: tensioni e risposte

Il rifiuto di Trump a Dimon

Il presidente eletto Donald Trump ha recentemente escluso Jamie Dimon, CEO di JPMorgan, dalla sua amministrazione per il secondo mandato. In un post sulla sua piattaforma social Truth Social, Trump ha dichiarato: “Rispetto moltissimo Jamie Dimon, ma non sarà invitato a far parte dell’Amministrazione Trump. Ringrazio Jamie per il suo eccezionale servizio al nostro Paese!” Questa affermazione ha colto di sorpresa molti osservatori, considerando le precedenti discussioni su un possibile ruolo di Dimon come segretario al Tesoro.

La risposta di Dimon

Immediatamente dopo la dichiarazione di Trump, Dimon ha risposto durante il vertice CEO del Asia-Pacific Economic Cooperation. “Prima di tutto, auguro bene al presidente, e grazie, è una nota molto gentile. Ma voglio anche dire al presidente che non ho avuto un capo in 25 anni e non sono pronto a cominciare ora”, ha affermato Dimon. Questa risposta ha messo in evidenza la sua indipendenza e il suo status nel mondo degli affari, sottolineando che non è interessato a ruoli governativi.

Le scelte di Trump per la sua amministrazione

Nel frattempo, Trump ha continuato a fare selezioni di alto profilo per la sua nuova amministrazione. Ha nominato Robert F. Kennedy Jr. per guidare il Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani e Jay Clayton come procuratore degli Stati Uniti per il distretto meridionale di New York. Inoltre, ha annunciato che il governatore del North Dakota, Doug Burgum, sarà il nuovo segretario dell’Interno. Queste nomine riflettono la strategia di Trump di circondarsi di figure che condividono la sua visione politica e le sue priorità.

Le speculazioni su Dimon e il Tesoro

In precedenti interviste, Trump aveva considerato Dimon per il ruolo di segretario al Tesoro, ma ha successivamente smentito di aver mai discusso seriamente di questa possibilità. “È qualcuno che avrei considerato, sicuramente”, aveva detto Trump, ma in seguito ha affermato di non aver mai pensato a Dimon per un ruolo nel suo gabinetto. Questa ambiguità ha alimentato speculazioni e discussioni nel mondo politico e finanziario.

Il contesto geopolitico e le sfide future

Dimon ha anche commentato le sfide che i funzionari governativi dovranno affrontare, definendo la situazione geopolitica, militare e geoeconomica attuale come la più complicata dalla Seconda Guerra Mondiale. Le sue osservazioni evidenziano la crescente complessità delle dinamiche globali e l’importanza di una leadership forte e competente in tempi incerti.

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