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Il rimbalzo di Wall Street
Oggi si è registrato un rimbalzo significativo per Wall Street, che ha mostrato segnali di ripresa dopo le pesanti perdite subite nella giornata precedente. Questo rialzo è stato innescato dalle nuove previsioni fornite dai banchieri della Federal Reserve, che hanno deciso di abbassare i tassi di interesse di 25 punti base, portandoli al 4,25%-4,50%. Questa decisione era ampiamente attesa dagli analisti e ha contribuito a rassicurare gli investitori, stimolando un clima di fiducia sul mercato.
Performance dei principali indici
In apertura, il Dow Jones ha guadagnato 360,36 punti (+0,85%), mentre l’S&P 500 è salito di 51,26 punti (+0,87%). Anche il Nasdaq ha registrato un incremento, guadagnando 211,40 punti (+1,09%). Questi dati evidenziano un forte recupero da parte dei principali indici, che avevano mostrato segni di debolezza nelle sessioni precedenti. Gli investitori sembrano ottimisti riguardo alle prospettive future, nonostante le incertezze economiche globali.
Andamento del mercato del petrolio
In aggiunta ai rialzi di Wall Street, anche il mercato del petrolio ha mostrato segni di crescita. Il prezzo del petrolio Wti al Nymex è aumentato dello 0,91%, attestandosi a 71,22 dollari al barile. Questo incremento è significativo, poiché il mercato energetico è spesso influenzato dalle decisioni della Federal Reserve e dalle dinamiche economiche globali. Gli analisti osservano con attenzione come questi fattori possano influenzare ulteriormente i prezzi del petrolio nei prossimi giorni.
Indicatori economici positivi
Un altro fattore che ha contribuito al rialzo di Wall Street è l’andamento dell’economia statunitense. Nel terzo trimestre del 2024, il PIL ha registrato un incremento del 3,1%, superando le stime precedenti. Questo dato è particolarmente incoraggiante, poiché indica una crescita robusta dei consumi, che ha sostenuto l’economia. Tuttavia, è importante notare che i profitti delle aziende hanno subito una leggera flessione, suggerendo che ci potrebbero essere sfide future da affrontare. Inoltre, l’indice dei prezzi PCE è diminuito, segnalando una bassa inflazione, il che potrebbe influenzare le decisioni future della Federal Reserve.
